In Molise moderati e popolari valgono quasi il 40%
29 Giugno 2023
Alle recenti elezioni in Molise, scrive Gaetano Quagliariello sulla Gazzetta del Mezzogiorno, è accaduto qualcosa. Dopo aver sottolineato che al momento Giorgia Meloni dorme sonni abbastanza tranquilli, con un’opposizione ancora divisa, alleati “troppo deboli per ambire a dar fastidio”, un centro ‘ufficiale’ che ha “come congelato i suoi voti” garantendo la tenuta del governo, Quagliariello sostiene che il centro politico ha battuto un colpo.
“Nello schieramento del presidente eletto si ritrovano Forza Italia, Udc e Noi Moderati, ma anche due liste centriste e popolari che, in questo caso, si sono rifiutate d’essere equidistanti tra i due poli principali: una fa riferimento all’europarlamentare Aldo Patriciello, l’altra al presidente del Consiglio Vincenzo Nigro”, scrive il presidente della Fondazione Magna Carta.
“Nel complesso, quest’area che si potrebbe definire moderata e popolare è arrivata a sfiorare il 40%: più del doppio di Fratelli d’Italia, mentre il confronto con la Lega non può neppure essere proposto”. Quagliariello sottolinea che non è la prima volta che qualcosa del genere accade nelle elezioni locali. E che poi, nel voto nazionale, questi risultati non si ripetono. “Questione di leader, ma non solo”.
“Il fatto è che i centristi, per essere presi in considerazione, non possono essere equidistanti. Devono avere l’ambizione di contare, senza limitarsi a rappresentare il buon senso mediano: oggi in Molise, domani, chissà, in Italia”, conclude Quagliariello.