Infrastrutture: arrivano 300 miliardi in 15 anni, 55% al Sud

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Infrastrutture: arrivano 300 miliardi in 15 anni, 55% al Sud

Infrastrutture: arrivano 300 miliardi in 15 anni, 55% al Sud

24 Maggio 2022

Il Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha annunciato cospicui investimenti. Si parla quasi 300 miliardi di euro tra il 2022 e il 2036. Lo stanziamento è previsto nell’allegato infrastrutture al DEF 2022, in cui sud viene valorizzato. Di questi fondi, ha spiegato Giovannini, 281,9 miliardi sono relativi a risorse già allocate, mentre il fabbisogno è di 76 miliardi.

Infrastrutture: sud protagonista

Le risorse previste dall’Allegato sono ripartite per 279,4 miliardi al sistema integrato dei trasporti, 12,4 miliardi per le infrastrutture idriche e 6,7 miliardi per l’edilizia residenziale. Il Sud è assoluto protagonista. Alle regioni meridionali è infatti destinato il 55% degli interventi complessivi sulle infrastrutture, allo scopo di colmare il gap con il Centro-Nord.

Priorità a opere strategiche come l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, il potenziamento della Statale 106 Jonica, da Reggio Calabria a Taranto, e gli interventi stradali e ferroviari nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Le infrastrutture, soprattutto al sud, sono la premessa necessaria per lo sviluppo del Paese.