Intelligenza artificiale, come cambiano le risorse umane
25 Novembre 2024
L’avvento dell’intelligenza artificiale nel settore delle risorse umane potrebbe spostare l’attenzione di chi lavora da compiti più operativi ad attività più strategiche e valoriali. Con l’IA, i professionisti HR in particolare potranno dedicarsi meglio alla gestione del capitale umano e allo sviluppo delle competenze interne alle aziende, delegando le operazioni ripetitive a sistemi automatizzati, e si potranno concentrare su decisioni organizzative di lungo termine.
Come cambia la selezione su LinkedIn e HireVue
Il cambiamento determinato da un approccio AI Driven, ovvero guidato dall’intelligenza artificiale, mostra come le nuove tecnologie possono aiutarci a prendere decisioni basate su dati piuttosto che esclusivamente su intuizioni umane. Il reclutamento e la selezione del personale, ad esempio, rappresentano due delle aree dove l’impatto dell’IA potrebbe essere maggiore.
Piattaforme come LinkedIn e HireVue, che utilizzano algoritmi avanzati, permettono alle aziende di accelerare il processo di selezione, tentando così di mitigare il rischio di bias umani. Ma oltre ad attività automatizzabili come quelle legate alla analisi dei curricula, l’uso dell’AI permetterebbe alle HR di avere tempo per concentrarsi su test legati alla leadership, al pensiero critico, all’empatia dei candidati, anche per comprendere meglio la loro adattabilità alla cultura aziendale.
Nel frattempo con “LinkedIn Recruiter” già si tracciano le interazioni con i candidati e si analizza l’efficacia delle campagne di reclutamento. L’automazione potrebbe estendersi oltre la prima selezione del candidato. Assistenti digitali, come quelli integrati in Microsoft Teams e Zoom, trascrivono e analizzano lo svolgimento delle riunioni, migliorando la gestione della comunicazione interna e la distribuzione dei compiti. Servizi di trascrizione avanzati (Otter.ai e Fireflies.ai) semplificano ulteriormente queste attività, ottimizzando l’efficienza operativa dell’azienda. Non solo l’operatività, ma proprio la giornata lavorativa in sede è destinata a cambiare.
Intelligenza artificiale e risorse umane: una nuova idea di benessere
Passiamo al campo del benessere per i dipendenti. L’IA permetterà sempre di più di analizzare i dati riguardanti performance e feedback dei dipendenti, offrendo ai responsabili HR strumenti per proporre soluzioni personalizzate che mirano a migliorare la vita lavorativa. IBM con Watson è stata pioniere nell’uso di analisi predittive per personalizzare i programmi di welfare, migliorando la soddisfazione e la produttività, e riducendo il turnover.
La formazione continua (corsi, seminari, workshop, e-learning ed altre modalità di istruzione) può essere altresì valorizzata, permettendo di offrire percorsi educativi personalizzati e adattabili in tempo reale al singolo lavoratore. Tutti questi esempi elencati aprono ad una serie di implicazioni etiche, normative e alla definizione di policy aziendali specifiche.
L’AI Act europeo ha stabilito un quadro normativo per assicurare che l’innovazione tecnologica non solo migliori l’efficienza, ma preservi anche i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Un mondo del lavoro in cui umano e tecnologico si integrano per creare ambienti ottimali, politiche aziendali personalizzate e maggiore equità.
La ricerca sulla IA di fMC e Microsoft
La sfida della intelligenza artificiale. Demografia, lavoro e previdenza, la ricerca scientifica realizzata dalla Fondazione Magna Carta in partnership con Microsoft, ha evidenziato come l’integrazione dell’IA nelle politiche HR può non solo migliorare la gestione dei talenti e la produttività del lavoro, ma anche porre nuove sfide etiche che rendono imprescindibile conservare la centralità della persona umana.
Nuove frontiere, Diversity and Inclusion
Con il progredire della tecnologia, l’IA promette di rendere il settore delle risorse umane più agile, equo e strategico. Ma le aziende che adotteranno queste tecnologie saranno davvero più equipaggiate per prosperare in un ambiente di lavoro che continua a evolversi? Vogliamo soltanto sottolineare che questo scenario può arricchirsi ulteriormente approfondendo in che modo l’IA può favorire lo sviluppo delle politiche aziendali di Diversity and Inclusion.
Gli avanzamenti tecnologici aprono ancora una volta una serie di questioni etiche, sollecitando una riflessione profonda su come li gestiamo. Per affrontare questo territorio complesso, è necessario implementare regolamenti interni specifici che guidino l’uso delle tecnologie, assicurando prudenza e consapevolezza. Un’integrazione armoniosa tra tecnologia e sensibilità umana è fondamentale per guidare la trasformazione digitale in modo responsabile, facendo sì che ogni innovazione non solo rispetti, ma arricchisca la nostra società.