Io sono Occidente
22 Dicembre 2022
Hakki Akdeniz è arrivato in Occidente, a New York, nel 2001. Aveva vent’anni. La licenza elementare. Duecentocinquanta dollari in tasca. Non spiccicava una parola d’inglese. Conosceva solo un tipo che gli aveva promesso un posto letto, ma che sparì dalla circolazione dopo avergli dato un appuntamento. Hakki spese i soldi che aveva per dormire qualche giorno in hotel, poi in pieno inverno non gli rimase che la metropolitana, l’unico posto caldo disponibile.
“Passavo le giornate camminando al freddo, poi prendevo la metropolitana di notte da un capo all’altro della città,” racconta al New York Post. “Un giorno, un senzatetto del Senegal mi ha portato alla Bowery Mission e sono rimasto lì per un paio di mesi”. Finché i volontari della Bowery gli trovano un posto come lavapiatti in una pizzeria. “Non riuscivo a crederci, finalmente avevo anche io una possibilità”. La Bowery però è lontana dal lavoro, così i primi giorni Hakki dorme su una panchina del parco vicino alla pizzeria.
Il proprietario della pizzeria, turco, viene a sapere che un certo Akdeniz, curdo, vive in queste condizioni e lo invita a dividere casa con lui. “Quando sono arrivato per la prima volta nel suo appartamento ero molto nervoso. Non sapevo come funzionasse la doccia, armeggiavo con l’acqua per finire in fretta. Ogni volta che faccio una doccia calda, ripenso a quel momento”.
Il pizzaiolo, Biden e l’Occidente
Hakki ricorda quei giorni lontani mentre sorseggia un caffè leggendo il giornale. C’è un articolo sugli europei che vogliono inseguire l’amministrazione Biden sulla strada degli aiuti di stato per la transizione green.
Biden l’estate scorsa ha messo giù altri 745 miliardi di dollari di spesa a deficit. L’Inflation Reduction Act dei Democratici. La legge è passata al Congresso solo per un voto, grazie alla vice di Biden, Kamala Harris, che ha usato il “tie-breaking” per rompere la parità tra democratici e repubblicani.
Vogliono dare 4mila dollari di incentivi a chi si compra le Tesla usate, che fa più fico avere la macchina green. I Democratici però intendono finanziare solo chi vuole farsi auto elettriche prodotte negli Usa. In Europa però vengono finanziate anche le Tesla americane. Gli europei se la sono presa a male. Temono di perdere produzioni che potrebbero andarsene negli Usa trovando più vantaggiosi gli incentivi.
Insomma la legge di Biden rischia di compromettere gli equilibri commerciali tra gli alleati. Che senso ha combattere insieme per l’Ucraina, se poi rischi di scatenare una guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico? Bruxelles risponderà con altri aiuti di stato e la spirale tra debito, deficit e tasse peggiorerà solamente.
Biden con l’IRA ha quadruplicato il recovery obamiano. Pensa di favorire il mercato delle auto elettriche californiano mentre a Detroit l’industria dell’auto langue. Vogliono cambiare modo di produrre, decidere quale tipo di energia usare, stanno riplasmando il sistema industriale in Occidente. Funzionerà?
American Dream
Hakki riprende a sorseggiare il suo caffè. Otto anni dopo il suo arrivo a New York, nel 2009, quell’immigrato che dormiva per strada è riuscito a mettere da parte abbastanza soldi per aprirsi la sua pizzeria.
Hakki Pizza nel Lower East Side. Ma c’è la grande crisi, c’è sempre una crisi, Hakki non incassa abbastanza per pagare l’affitto di casa e quello del negozio. Così molla la casa e dorme sul pavimento della pizzeria.
“Di notte ero nel mio negozio da solo. Il dipendente che avevo mi chiudeva dentro quando staccavamo e riapriva la porta la mattina dopo. Dormivo vicino al forno e la notte lo accendevo per riscaldarmi. Avrei potuto bruciarmi o appiccare un incendio, ma non avevo altra scelta”.
Nel 2010 Hakki partecipa al World Pizza Championship di Las Vegas e vince un premio per i suoi straordinari trucchi nel girare l’impasto della pizza. Dà fuoco all’impasto e lo fa girare sopra la testa. Finisce in copertina su una rivista di settore. Una grandissima pubblicità. Le cose ora cominciano a girare.
Mister Deficit Man
Hakki sorride ripensando a quando vinse il premio a Las Vegas. Ha lavorato sodo per anni cercando di non indebitarsi mai. Invece quanto altro debito sono disposti a tollerare Washington e Bruxelles?
L’Inflation Reduction Act lo pagheranno imprese e contribuenti. Per fare che? Rincorrere questo modello di sostenibilità fondato sul credito di imposta per le batterie elettriche. Sulle costose turbine eoliche. Sui pannelli solari che non bastano a sostituire gas e petrolio.
Quanti di questi denari torneranno alla politica sotto forma di donazioni? Per Biden l’IRA dovrebbe servire a contrastare l’inflazione, far rientrare il disavanzo e sostenere le spese sanitarie crescenti. Ma se le tasse aumentano e l’economia si contrae non si capisce come si possa ridurre il deficit.
Non ci vuole un grande economista per capirlo. Gli europei riusciranno a intervenire con altri massicci interventi pubblici nell’economia? Non sono uniti, non hanno un bilancio solido come quello americano. I Paesi che ce l’hanno, Germania, Olanda, Scandinavia, decideranno di indebitarsi per i fatti loro?
Hakki continua a sfogliare le notizie di economia. La spesa federale negli Usa a novembre ha superato i 500 miliardi di dollari. Le entrate fiscali si sono fermate a 252 miliardi. Il disavanzo continua a crescere. Il piano precedente di Biden, quello del salvataggio per il covid, è costato oltre 2mila miliardi di dollari e ha scatenato l’inflazione.
Il Congresso si è lasciato dietro sprechi, frodi e abusi, 400 miliardi di dollari di spesa in sussidi per le persone che non lavorano. Ora ci mettono altri 745 miliardi per il piano green. Le tasse sulle imprese e sulle famiglie dei lavoratori andranno a sovvenzionare i sussidi ai ricchi ambientalisti che vogliono la casa e l’auto verde.
Che senso ha mentre la Fed taglia i tassi di interesse? La spesa dell’amministrazione nel 2022 è stata di circa mezzo bilione di dollari al mese. Che succederà se l’economia comincerà a rallentare e le entrate fiscali continueranno a scendere?
Perché usano il debito per finanziare investimenti improduttivi, aumentando il deficit federale? Non funzionerebbe con la pizzeria di Hakki.
Dalle panchine a Discovery+
Hakki ogni mattina alza la saracinesca e fa le sue pizze. La prima pizzeria sono diventate due, poi quattro, oggi Champion Pizza ha sei negozi a New York e Long Island. Hakki ha scelto questo nome per la sua catena, in onore del premio che vinse a Las Vegas.
Champion Pizza vanta quasi 29 milioni di follower su Instagram. A mangiare la pizza di Hakki ci vanno celebrità come Mike Tyson e Courteney Cox. Ma non ha dimenticato da dove viene. Ogni settimana porta la pizza nei rifugi per i senzatetto e nei luoghi come la Bowery Mission. Fa tante donazioni.
Lo hanno anche invitato a tenere un TED Talk sulla sua storia. “So come ci si sente. So cosa vuol dire non avere nessuno, niente, essere spaventati e soli in un posto che non conosci, dimenticato e invisibile. Abbiamo tutti l’obbligo di fare di più”.
Ora è sposato, ha due figli, ha fatto pace col tipo che gli tirò il bidone quel fatidico giorno del 2001 quando lui arrivò a New York, Occidente. “Se quel tizio fosse venuto a prendermi, la mia vita non sarebbe stata così incredibile. Sono fortunato, sono felice, sono Hakki”. Discovery+ gli ha pure dedicato un documentario.
Un piano per l’Occidente
Che fine hanno fatto quelli come Hakki? Che fine ha fatto l’America? Il sogno americano? Dove sono finiti il governo che si limita, il mercato che ti premia, la libertà del fare? Possibile che anche negli Usa come in Europa ci si debba arrendere allo sviluppo economico regolato dallo Stato?
In Cina fanno così ma noi non siamo cinesi. Quanto potranno aumentare i pagamenti degli interessi sul debito prima che famiglie e imprese cadano in una grave crisi economica? Quale Paese cadrà per primo in default?
Che ne sarà del dollaro e dell’euro come riserve di valore mondiale? Ron Paul scrive che una crisi del genere porterebbe a disordini sociali e violenze su vasta scala. Emergerebbero governi autoritari di destra e di sinistra. Ci sarebbe una maggiore repressione delle libertà civili e un controllo più esteso del governo sulla economia e sulle nostre vite. Vale per il futuro o per il presente?
“Quelli di noi che conoscono la verità hanno due responsabilità,” dice Paul. “La prima è fare i piani necessari per garantire che le nostre famiglie possano sopravvivere ai disordini imminenti. La seconda è fare tutto il possibile per far conoscere al maggior numero possibile di persone le idee di libertà”.
Libertà è la parola magica che ha reso Hakki un pizzaiolo di successo. Libertà è la parola magica della civiltà occidentale.
Come e perché l’Occidente deve tornare a crescere
L’Occidente dalle economie che ristagnano deve riscoprire la libertà per salvarsi e tornare a crescere. Per riavere la prosperità dei nostri padri e dei nostri nonni.
Abbiamo nel nostro dna i valori per farcela, per progredire ancora ma abbiamo bisogno di leader coraggiosi e in grado di difendere questi valori con orgoglio.
Al culmine della pandemia, scrive il Telegraph, molti hanno pensato che il modello di governo cinese potesse essere quello vincente. Ma dopo aver assistito alle proteste in Cina contro la repressione zero-Covid, abbiamo capito che Xi Jinping ora dovrà scendere a compromessi.
Quando Putin ha invaso l’Ucraina, qualcuno ha pensato che i fasciocomunisti potessero ristendere il loro artiglio sulla Europa orientale. Ma le temute forze militari russe si sono dimostrate fragili. La corrotta corte piena di terrore e intrighi del Cremlino ha tenuto nascosto il fallimento del regime al suo capo.
Gli ucraini che si battono per la libertà guardano a Occidente. Le donne che si ribellano alla oppressione islamica da Teheran a Kabul guardano a Occidente. I giovani malmenati a Hong Kong guardano a Occidente.
Abbiamo superato il Covid e, come Ron De Santis, ora possiamo ammettere quali errori abbiamo commesso comprimendo le nostre libertà. Supereremo anche la crisi energetica e la guerra in Ucraina.
Riusciremo a superare anche la crisi della globalizzazione, quella del neoliberismo. Supereremo Trump, il protezionismo suo e lo statalismo di Biden. Il partito unico del debito e della spesa pubblica non è il futuro. La storia dell’Occidente non è finita.
Il vuoto ideologico delle nostre classi dirigenti va riempito. Dobbiamo tornare a promuovere il valore fondamentale della libertà. Questo valore ha bisogno di un telos, di un fine ultimo. “Coltivare il tipo di libertà imprenditoriale, creativa e intellettuale necessaria per trarre il massimo dalla Quarta Rivoluzione Industriale è un buon punto di partenza”, scrive ancora il Telegraph.
Le opportunità bisogna coglierle
Hakki Akdeniz con la sua pizzeria su Instagram ha fatto così. Ha lavorato duro. Ha migliorato la produzione di pizze rendendola più tech, social, attraente. Ad Hakki non serve la macchina green. Gli servono meno tasse e una burocrazia non opprimente.
Dobbiamo dare priorità al lavoro, alla crescita, spostare i finanziamenti dal welfare più costoso e improduttivo verso l’innovazione.
Nel 1666 il poeta John Dryden descrisse il Grande Incendio di Londra. I danni inferti dall’incendio nella capitale inglese furono gravissimi ma non totali. Furono anche gli anni delle grandi scoperte e del trionfo geopolitico inglese.
La speranza non nasce mai se resti rinchiuso nella tua zona di comfort. Se non passi almeno una notte su una panchina a New York, pensando che sia tutto finito. Solo sfidando la sorte da uomini liberi arrivano le opportunità.
Questo è il senso di Hakki per il lavoro, la ricchezza, il benessere. Le opportunità bisogna saperle cogliere. Io sono Occidente.