
La Destra si prende pure Lazio e Lombardia

13 Febbraio 2023
Le elezioni regionali in Lazio e Lombardia segnano una affermazione netta del centrodestra. Attilio Fontana vince in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio. Pierfrancesco Majorino in Lombardia e Alessio D’Amato nel Lazio, la sinistra, non superano la soglia del 35 per cento. Male Letizia Moratti e Donatella Bianchi. Con la vittoria in Lazio e Lombardia, il centrodestra governa 15 regioni su 20. Restano a sinistra Campania, Emilia Romagna, Puglia, Toscana, e Valle d’Aosta, quest’ultima piegata da una crisi interna.
“Una grande emozione e soddisfazione. E’ stata una corsa breve ma molto intensa,” ha detto Francesco Rocca, nuovo presidente della Regione Lazio. “Insieme a questa soddisfazione, prevale il senso di responsabilità per risollevare una sanità che mortifica la dignità dei cittadini. Anche il dato dell’astensione porta un segno di responsabilità , perché dieci anni di sinistra hanno allontanato i cittadini dalle istituzioni. Noi ci impegneremo per far ritornare il senso di fiducia. Saremo all’altezza di formare una squadra straordinaria”. Dignità e fiducia le parole ricorrenti nel discorso di Rocca.
“E’ una vittoria di squadra, portata avanti in maniera coesa e con grande determinazione. Una vittoria che è andata a toccare tutti territori”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Una vittoria che ha sottolineato la concretezza dell’attività che abbiamo portato avanti in questi anni”, ha aggiunto. “Il risultato è stato chiaro e ha ribadito le scelta dei cittadini lombardi a favore della mia persona e della proposta del centrodestra”.
Per quanto riguarda l’analisi delle liste, in Lazio e Lombardia svetta Fratelli d’Italia, primo partito. Regge il Pd, tiene la Lega, Forza Italia resta sotto le due cifre, il Terzo Polo non è una sorpresa. Anche i 5 Stelle non brillano particolarmente. Alle regionali hanno votato appena 4 elettori su 10. In Lombardia l’affluenza definitiva è del 41,67%, nel Lazio del 37,2%. Nel 2018, quando si votò insieme alle politiche, il dato fu rispettivamente del 73,81% e del 66,55%. Complessivamente nelle due regioni l’affluenza è scesa del 30,63%. Roma è il capoluogo dove si è votato di meno: appena il 33,11%, meno di un elettore su 3.