La guerra energetica, Rockhopper e la retorica sulle cozze pelose
27 Agosto 2022
C’è una guerra energetica in corso tra Russia ed Unione Europea. Per non dire di quella con le bombe e i morti nella Ucraina invasa dal criminale di guerra Putin. In uno scenario così tragico fa davvero tenerezza vedere i Nimby che si mobilitano contro il rigassificatore a Piombino.
L’arco costituzionale dei NO, dalla sinistra a Fdi, strepita contro l’arrivo della nave per la rigassificazione nel porto. Quando la maggior parte di questi impianti di rigassificazione si trovano proprio nei porti delle città che li ospitano.
Rockhopper e Ombrina Mare
Fanno tenerezza, i Nimby, quelli che anni fa bloccarono il progetto di Ombrina Mare. L’offshore al largo delle coste abruzzesi. I giacimenti petroliferi che oggi tanti politici si sbracciano in tv dicendo che vanno sfruttati per la sovranità energetica nazionale.
Rockhopper dopo la lunghissima trafila burocratica seguita per ottenere il via libera all’investimento in Abruzzo fece le valigie e abbandonò l’Italia. Ora ha vinto l’arbitrato da 190 milioni di euro. Questa è l’Italia gabbata e contenta. Fa scappare gli investitori e ci rimette pure soldi.
Un po’ come quando paghiamo l’invio dei rifiuti in Germania che li usa per creare energia con i suoi termovalorizzatori. Ma che importa se c’è la guerra energetica, noi difendiamo i diritti delle cozze pelose!
La diversificazione di fonti e fornitori
Totalmente inconsapevoli del fatto che la tenuta del sistema produttivo e industriale dipende da quei rigassificatori, dipende dalle opere che faremo per conquistarci un minimo di indipendenza energetica. Diversificando le fonti e i fornitori per garantire il fabbisogno nazionale.
Tutto questo mentre aspettiamo di capire se il criminale di guerra del Cremlino spingerà un tasto bloccando totalmente le forniture all’Europa. Mentre il suo cane da riporto Lavrov viaggia in Nord Africa tra i Paese che dovrebbero fornirci il gas che la Russia usa per ricattarci. Mentre la guerra energetica fa esplodere la bolletta.
Ebbene, consapevoli che qualsiasi esempio di buonsenso è inutile per persuadere l’arco costituzionale del NO, chiudiamo questa divertita rassegna sul futuro del nostro Paese con l’esempio della Norvegia.
L’esempio della Norvegia
Sapete quei Paesi del Nord Europa su cui si sprecano tonnellate di retorica politica per dire quanto sono bravi e green? Ebbene, la verde Norvegia sta diventando sempre più ricca perché da mesi vende gas e petrolio a mezza Europa.
Un Paese che ha scelto con decisione la strada delle politiche ambientali, che usa le auto elettriche, che raggiunge i target contro le emissioni inquinanti. E che ha il Fondo sovrano legato proprio agli idrocarburi, gas e petrolio, più forte del mondo. Un saluto ai Nimby e alle cozze pelose.