Laicità e massoneria: le ragioni di un dibattito e la difesa di un principio
18 Gennaio 2008
di redazione
Nota
dell’Università di Pisa sulla lettera del senatore Gaetano Quagliariello
In
relazione all’esigenza rappresentata dal Senatore Gaetano Quagliariello nella
sua lettera inviata a questo giornale, il rettore dell’Università di Pisa
desidera sottolineare che l’Ateneo Pisano ha sempre manifestato, nei fatti
prima ancora che nelle dichiarazioni giornalistiche, una scelta culturale di
dibattito aperto all’apporto di ogni autorità che esprima valori e principi
presenti nella società civile. In questo contesto si colloca la tavola rotonda
sulla laicità dello Stato, non casualmente messa a confronto con il carattere
multiconfessionale della società italiana. In tale sede di lavoro troveranno la
loro espressione più naturale quelle dichiarazioni che il Senatore ha
anticipato a titolo individuale attraverso i giornali.
Replica
del senatore Gaetano Quagliariello alla lettera dell’Università di Pisa
Francamente
mi sarei aspettato una presa di posizione più chiara. Da parte di un Rettore e
di un uomo di cultura in certi momenti sono necessarie affermazioni che diano almeno
un po’ di spazio all’etica delle proprie convinzioni. Invece mi trovo al
cospetto di un comunicato che sembra uscito da una prefettura asburgica del
tempo che fu. In confronto a tanta esasperata prudenza, gli inviti che da tante
parti d’Italia sono pervenuti al Santo Padre per riparare a una pagina di
inciviltà, fra cui quello del Rettore dell’Università di Firenze, appaiono
quasi come atti di temerario coraggio. Prendo atto, in ogni caso, della
disponibilità al confronto nel corso della manifestazione, quasi che rispondere
a una lettera aperta sia un atto compromettente. Non sarò io a sottrarmi. Ci
sarò con la nettezza delle argomentazioni che la responsabilità civile in
momenti come questi richiede. E se mi riesce vorrei dimostrare che la tolleranza
deve essere virtù attiva che alimenta una volontà vera di confronto con chi è
più distante, e non sopportazione e tantomeno una supponente pretesa di
superiorità.