
L’ambiguità della sinistra pugliese sulle rinnovabili

06 Giugno 2022
Uno pensa: “avranno combattuto per anni il Tap e saranno contro lo sfruttamento degli idrocarburi perché vogliono scommettere tutto sulle rinnovabili”. Anche perché da Vendola a Emiliano il green è sempre stato il bigliettino da visita della sinistra pugliese. Una scelta utile a coltivare il consenso legittimandosi tra i ceti intellettuali urbani à la page della regione.
La giunta Emiliano però continua a ondeggiare anche sulle rinnovabili. In bilico tra il realismo ambientale che impone investimenti di lungo periodo e l’utopismo ecologista che blocca tutto sul nascere.
L’ideologia NIMBY che ostacola il mix energetico
Rifiutando come avviene dall’epoca di Vendola in avanti la logica di buonsenso, cioè il ‘mix energetico’, la sinistra pugliese dovrebbe mettere il turbo agli investimenti nelle rinnovabili. Ma l’influenza dei comitati NIMBY e degli equilibri politici locali rallenta tutto. Bloccando anche gli impianti, come i parchi eolici, che una parte della sinistra locale vorrebbe realizzare. Insomma la sinistra in Puglia non riesce a far pace con se stessa.
La giunta regionale ha congelato i progetti sugli impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica nel brindisino e nel foggiano (quasi 100 MWp di potenza complessivamente). Il parere non favorevole di compatibilità ambientale è stato l’ennesimo schiaffo alle società arrivate in Puglia per investire.
Insomma, il pendolo al momento oscilla verso comunità e comitati locali, convinti che i parchi eolici rovinano il paesaggio. Domani, com’è accaduto per la conversione grillina al Tap, i parchi eolici magari andranno bene. Tanto più che con il caro energia ogni soluzione è buona per guadagnarsi un minimo di indipendenza energetica. Sono queste ambiguità e contraddizioni destinate a esacerbarsi se la crisi energetica dovesse ulteriormente complicarsi a destare perplessità sulla visione green della sinistra pugliese.
Gli ecologisti pacifisti che vogliono tagliare il cordone ombelicale con il gas di Putin come pensano di andare avanti dicendo NO anche alle rinnovabili?