Le donne credono nell’innovazione, in crescita le startup tecnologiche a conduzione femminile

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Le donne credono nell’innovazione, in crescita le startup tecnologiche a conduzione femminile

Le donne credono nell’innovazione, in crescita le startup tecnologiche a conduzione femminile

09 Gennaio 2023

Donne e innovazione: un binomio vincente. Nonostante lo shock della pandemia, l’imprenditorialità femminile in Italia è più viva e dinamica che mai e fa registrare risultati incoraggianti. Come mostrano i dati elaborati da InfoCamere per l’Osservatorio sull’imprenditorialità femminile di Unioncamere, sono 2mila le start up innovative femminili registrate a fine settembre 2022, 572 in più rispetto allo stesso periodo del 2019. 

Proprio nel periodo maggiormente condizionato dagli effetti dell’emergenza sanitaria, quindi, molte donne hanno dato vita a questa particolare tipologia di impresa, costituita nella forma di società di capitali, specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico. 

 

Crescono le imprenditrici innovative

Sul totale delle startup registrate in Italia, le innovatrici rappresentano il 13,6%, una quota analoga a quella registrata due anni prima (13,5%). In questo biennio, però, la loro crescita è stata considerevole, con un lusinghiero +40%.

I numeri evidenziano una tendenza significativa. Cresce la quota di imprenditrici che punta sui settori più innovativi, nei quali la parità di genere è ancora lontana a favore degli uomini. Un trend che potrebbe spingere sempre più donne ad avvicinarsi alle discipline Stem, oggi tra le più richieste dalle imprese

Oltre il 70% delle 2 mila imprese femminili opera nel settore dei servizi (1.455). Poco più del 15% invece nelle attività manifatturiere (306) e il 4,6% nel commercio (91). Quote residuali sono attive negli altri settori economici. 

Quattro le regioni nelle quali si concentra l’imprenditoria innovativa al femminile: Lombardia (470), Lazio (263), Campania (204), Emilia Romagna (143) che, insieme, fanno registrare più del 50% del totale delle imprese innovative a conduzione femminile. 

Nel complesso, a fine settembre 2022, le imprese femminili sono più di 1 milione 342 mila e rappresentano il 22,18% dell’imprenditoria italiana. Tra i settori a maggior tasso di femminilizzazione le altre attività dei servizi (in cui le imprese femminili sono oltre la metà), la sanità e assistenza sociale (37,21%), l’istruzione (30,92%), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (29,21%), l’agricoltura (28,13%) e il noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (26,54%). 

Le imprese femminili sono inoltre più diffuse al Centro e nel Mezzogiorno, dove rappresentano oltre il 23% dell’imprenditoria totale, con punte del 27% nel Molise, del 26% in Basilicata, di oltre il 25% in Abruzzo e di più del 24% in Sicilia e in Umbria.