L’Export traina l’azienda Italia, più investimenti nel digitale
17 Ottobre 2022
L’export continua ad essere l’arma vincente del nostro Paese. Il traino della economia italiana. Nonostante il caro energia e l’aumento della inflazione.
Nonostante l’incertezza che avvolge buona parte del mondo imprenditoriale italiano. E la consapevolezza che la crisi da congiunturale si sta facendo strutturale.
Ma l’export tira ancora. Lo dice una ricerca dello Iulm per Promos Italia e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi.
La ricerca è stata presentata oggi a Milano. Nel secondo trimestre del 2022, l’export italiano è cresciuto del 22,8%, del 24% rispetto al 2019.
“Veniamo da un biennio durissimo e le sfide che abbiamo di fronte sono a dir poco complesse,” dice il presidente della Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli. “Tuttavia il nostro tessuto imprenditoriale ha dimostrato grande capacità di resistenza. L’export è un fattore di traino per i nostri territori”.
Per Sangalli, questi risultati sono il merito di “un sistema imprenditoriale solido, capace di rigenerare se stesso”.
La ricerca indica che il 61% degli imprenditori intervistati sono preoccupati dall’incertezza causata dalla crisi geopolitica, energetica e inflazionistica.
Il 54% però pensa di aver trasformato la crisi in una opportunità. Occorrono più investimenti nella trasformazione digitale.
Solo il 23% delle imprese campione della ricerca si definisce “altamente digitalizzato”. Il 35% dichiara di avere una chiara strategia nel campo.
“Come emerge dalla ricerca l’incertezza è il sentiment più diffuso dalle imprese ed è più che comprensibile”, spiega Sangalli. “Ma l’incertezza quando diventa dominante frena l’azione delle imprese e limita, se non annulla, gli investimenti. Diventando una grave minaccia per le realtà meno solide o strutturate”.
Occorre, insomma, investire in un ecosistema che sostenga la spinta delle aziende che internazionalizzano.