Lo scudo anti-spread della Bce per l’Italia non è senza condizioni

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Lo scudo anti-spread della Bce per l’Italia non è senza condizioni

Lo scudo anti-spread della Bce per l’Italia non è senza condizioni

22 Luglio 2022

Ieri la Bce ha approvato il Tpi, lo strumento di protezione della trasmissione meglio noto come “scudo anti-spread”. Lo scudo è stato approvato alla unanimità dal board della Bce, insieme a un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base. Il Tpi, dopo il Pepp e l’Omt è il nuovo strumento di cui si dota l’Europa per proteggere la politica monetaria, evitare la frammentazione dell’euro e tutelare il debito dei Paesi più a rischio. Come il nostro.

In Italia la crisi politica che ha portato alla caduta del Governo Draghi ha fatto rialzare lo spread ed espone il nostro Paese alla speculazione. Il nuovo strumento di sostegno della Bce può fare da argine alla instabilità ma legato a delle condizionalità. Il fatto che sia stato votato alla unanimità, poi, dimostra che i cosiddetti ‘Paesi frugali’ si aspettano comportamenti disciplinati dai Paesi membri.

Quali sono le condizionalità del Tpi? “Rispetto delle regole fiscali, assenza di squilibri macroeconomici eccessivi, sostenibilità delle finanze e rispetto degli impegni del Pnrr e delle raccomandazioni del semestre europeo,” scrive Giovanna Faggionato su Il Domani. Rispetto delle regole fiscali e degli impegni del Pnrr sono i due vincoli principali per la attivazione dello scudo.

Subito dopo le dimissioni di Mario Draghi, i più grandi partiti italiani, Pd e FdI, si sono affrettati a dire che manterranno fede agli impegni necessari per non perdere i finanziamenti europei previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per il Capo dello Stato il Pnrr è di “importanza decisiva”. Ma i partiti in campagna elettorale e chi guiderà l’Italia dopo il 25 settembre saranno in grado di portare avanti ciò che è stato realizzato fino ad ora dal governo Draghi?

E quindi rispettare le richieste europee sul versante fiscale, di riformare il catasto? Di rispettare i vincoli di bilancio del Patto di stabilità, gli obiettivi di riduzione del debito? Sentiremo ancora richieste di scostamenti eccessivi dal Patto? La protezione della Bce tra le altre cose può servirci ad attutire l’effetto del rialzo dei tassi ma ha delle condizioni, dovremo rispettare degli impegni, in una parola mostrare quella responsabilità che è drammaticamente mancata nelle ultime settimane. C’è una classe politica disposta a farlo o torneremo a sentire la propaganda antieuropea e le minacce di uscita dall’euro?