
NGEU e PNRR, conoscere per deliberare

29 Aprile 2022
Quante volte abbiamo letto le sigle NGEU e PNRR? Quante volte abbiamo sentito parlare di Next Generation Eu e di Piano nazionale di ripresa e resilienza? Molte, forse pure troppe. L’inflazione non è solo un problema di economia, spesso lo è anche nel linguaggio. Ecco perché ogni tanto è utile fare ordine tra le informazioni e razionalizzarle. Tra gli strumenti da adoperare a questo fine c’è sicuramente l’ultimo volume di Giacomo D’Arrigo, docente all’università di Messina ed ex direttore dell’Agenzia nazionale giovani, e Piero David, ricercaore in economia applicata all’Ismed-Cnr e Ph.D.
Next Generation Eu e PNRR italiano: analisi, governance e politiche per la ripresa (2022, Rubettino) non a caso è in cima alle classifiche di Amazon in diverse categorie. L’interesse per l’argomento ha una spiegazione semplice: dalla realizzazione dei progetti di cui tanto si è parlato dipende il nostro futuro nazionale ed europeo. Il problema è che le imprese, soprattutto le più piccole, sono restie ad avvalersi dei fondi e che Draghi sembra essere quasi solo nel deserto a difendere le riforme.
Proprio per questo il libro di D’Arrigo e David è così prezioso. Spiega il contesto politico, economico e istituzionale entro cui si sono sviluppati NGEU e PNRR, ma anche la regolazione che è stata prevista per l’erogazione dei fondi e per il ruolo dell’Unione Europea nel rapporto coi diversi stati membri. I lettori possono acquisire facilmente la consapevolezza delle potenzialità di questi due strumenti, quindi apprezzarli. Ma, soprattutto, possono capire l’importanza delle riforme in questo contesto e dell’allocazione della spesa basata su criteri qualitativi. Conoscere per deliberare.