
“Non c’è vera pace senza verità. Non c’è verità senza libertà”, la manifestazione a Roma davanti all’ambasciata russa

11 Ottobre 2022
È vero, l’afflato pacifista, per non dire putiniano, in Italia si sta diffondendo quasi alla velocità della pandemia. Ma c’è chi si oppone a questo nuovo inquietante mainstream. C’è chi dice “Non c’è vera pace senza verità. Non c’è verità senza libertà”. Per questo molte associazioni, spinte da un appello sottoscritto da intellettuali e cittadini, hanno organizzato una manifestazione davanti all’ambasciata russa. Giovedì pomeriggio alle 18.30 la mobilitazione a Castro Pretorio sarà perentoria: è la Russia a dover fermare la guerra. Insomma, come ha detto Draghi al G7: “l’obiettivo sia la pace, ma giusta e voluta da Kiev”.
«Come cittadini e associazioni chiediamo di mobilitarci su questa piattaforma:
- Cessate il fuoco e ritiro immediato delle truppe russe dal territorio ucraino;
- Fermiamo escalation nucleare e riprendiamo il percorso del disarmo dalle armi atomiche;
- Riconoscere la piena indipendenza ed autonomia dello Stato Ucraino dalla Federazione Russa nei confini riconosciuti dalla comunità internazionale prima del 2014;
- Riconoscere la libertà di parola e di obiezione di coscienza ai giovani russi;
- Sostenere ed accogliere i cittadini russi che protestano contro l’aggressione e sfuggono alla coscrizione;
- Agevolare l’insediamento di una Commissione internazionale di Verità e Riconciliazione sull’accertamento dei fatti avvenuti nel Donbass, in Crimea, in Ossezia del Sud, in Transnistria ed in Abkazia;
- Cooperare al disarmo delle zone interessate dal conflitto odierno ed agevolare l’intervento dei Corpi Civili di Pace;
- Cooperare per il funzionamento di negoziati che garantiscano una pace giusta e duratura.
Perché l’Europa, insieme ad altri, sia in prima linea nel costruire un nuovo quadro di pace e sicurezza per tutte e tutti, basato sul miglioramento delle democrazie, rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni paese. Non possiamo fermare la guerra con le nostre mani, ma insieme possiamo chiedere di far avanzare la pace! Siamo tutti Ucraini, Siamo tutti Europei».
Primi firmatari:
Marco Bentivogli, Marianella Sclavi, Angelo Moretti, Riccardo Bonacina, Luigi Manconi, Sandro Veronesi, Costantino De Blasi, Leonardo Becchetti, Luca Diotallevi, Angelo Rughetti, Michele Boldrin, Mauro Magatti, Luca Jahier, Ernesto Preziosi, Flavio Felice, Roberto Rossini, Emanuela Girardi, Victor Magiar, Stefano Arduini, Mario Giro, Matteo Hallissey, Francesco Intraguglielmo, Piercamillo Falasca, Giovanna Melandri, Alessandro Rosina, Marta Ottaviani, Giuliano Cazzola, Simone Feder, Ettore Rossi, Loca Doninelli, Antonio D’ALessnadro, Gianluca Cantisani, Massimo REcalcati, Giorgio Ventre
Associazioni aderenti:
Mean, Base Italia, LiberiOltre, Comitato Giovani per l’Ucraina, Rete dei Piccoli Comuni Welcome, Sale della terra, RLS, Casa del Giovane, Nova Onlus, Comunità Progetto Sud, Act4UA, VITA