Non solo Ucraina, Putin spinge Moldova e Georgia nelle braccia dell’UE

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Non solo Ucraina, Putin spinge Moldova e Georgia nelle braccia dell’UE

Non solo Ucraina, Putin spinge Moldova e Georgia nelle braccia dell’UE

17 Giugno 2022

Mentre Draghi ha convinto Macron e Scholz dell’importanza di sostenere l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea, anche Repubblica di Moldova e Georgia fanno dei passi avanti. Su invito del Consiglio, la Commissione europea, infatti, ha presentato i propri pareri circa la richiesta di adesione all’UE presentata dai tre paesi.

Dopo l’invasione subita dal Paese di Zelensky, Moldova e Georgia hanno stretto i tempi a causa dei timori sulla propria integrità territoriale. La Moldova in particolare sta vivendo un momento difficile, vista l’autoproclamazione di una repubblica indipendente filorussa in Transnistria. Ad ogni modo, la Commissione ha valutato le candidature sulla base di tre elementi: criteri politici, criteri economici e capacità del Paese di assumersi gli obblighi derivanti dall’adesione all’UE.

La Commissione europea ha raccomandato che all’Ucraina sia data la prospettiva di diventare un membro dell’UE, visto il positivo percorso di riforme intrapreso. È chiaro che la grave situazione bellica abbia avuto un peso in questa scelta, comunque non svincolata da parametri tecnici. Anche il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha emanato una delibera in cui ha sostenuto che “lo status di candidato senza condizione dev’essere concesso all’Ucraina”.

La stessa sorte è stata riservata quindi alla Moldova, ma non alla Georgia: il percorso di riforme propedeutiche all’ingresso nell’UE è ancora troppo indietro. La prospettiva di lungo termine, in ogni caso, è che tutti e tre i Paesi possano entrare a far parte della famiglia europea, anche se non in tempi brevissimi.

Le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea

“Ucraina, Moldova e Georgia – ha dichiarato der Leyen – condividono la forte e legittima aspirazione di entrare nell’Unione Europea. Oggi stiamo inviando loro un chiaro segnale di sostegno alle loro aspirazioni, anche in circostanze difficili. E lo facciamo restando saldi sui nostri valori e standard europei, definendo il percorso che devono seguire per entrare a far parte dell’UE. Questo è un giorno storico per il popolo di Ucraina, Moldova e Georgia. Confermiamo che appartengono all’Unione Europea. I prossimi passi – conclude la presidente della Commissione – sono ora nelle mani dei nostri Stati membri”.

Infatti, le domande di adesione saranno discusse al prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 giugno alla luce dei pareri della Commissione.