Nuovi eroi, storie vere di italiani che fanno il loro dovere

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Nuovi eroi, storie vere di italiani che fanno il loro dovere

Nuovi eroi, storie vere di italiani che fanno il loro dovere

Storie. Il potere della parola è un film del 2007 con Denzel Washington nella parte di un professore di colore. E’ ambientato nell’America degli Anni Trenta. Vi si narra la gara che affrontano alcuni studenti di un’università nel profondo sud di quella nazione contro altri atenei su temi sociali, economici, politici. Chi vince affronta la sfida successiva fino alla finale di due università. Inutile dire che il film è tratto da una storia vera.

“The Great Debaters”

Bene, il professore di colore crede talmente nei suoi studenti, tre in particolare, che li spinge, li sostiene fino alla gara finale con la prestigiosa università, all’epoca per soli bianchi di Harvard. Tema del confronto: “è giusto violare una legge se questa è fonte di ingiustizia”. Gli sfidanti dei preparatissimi studenti di Harvard sono tre studenti di colore.

Un figlio di un pastore protestante balbuziente. Un ragazzo dalle enormi potenzialità ma finito nei guai con la giustizia e infine una ragazza studentessa in legge. Quest’ultima diventerà la prima donna afro-americana a laurearsi in giurisprudenza negli Usa degli Anni Trenta. Gli studenti dell’università di Harvard sono troppo preparati e forti. Hanno dalla loro testi, libri, conoscenze di altissimo livello. Nei primi due giorni di confronti stravincono.

Dalle storie alla realtà

No, non si può violare una legge anche se questa può essere fonte di ingiustizia. Sullo sfondo ci sono le leggi razziste contro le persone di colore. E’ il figlio del pastore balbuziente che al terzo giorno davanti ad una affollata aula magna dell’università, prima di prendere la parola, allontana sul tavolo davanti a lui testi e libri e… racconta semplicemente ed efficacemente la sua storia di ragazzo di colore cresciuto in un piccolo centro dell’Alabama.

Le ingiustizie. Quello che lui e la sua famiglia hanno dovuto subire e subiscono per essere afroamericani. Parla a braccio. Si interrompe e va avanti. Guarda negli occhi le centinaia di persone studenti e professore di quella famosa università. Racconta con le sue frasi la sua vita. La forza delle parole è vera quanto irresistibile. Vera, profonda, convincente. Inutile dire che alla fine del suo intervento gli studenti di colore vincono la gara.

Sono primi su tutte le altre università degli Stati Uniti d’America. Dall’America degli Anni Trenta ai giorni nostri. C’è un programma televisivo che sta andando in onda in questi giorni sulla terza rete della Rai alle 20,15 dal titolo significativo. “Nuovi eroi”. Sono storie e racconti veri e reali dei nostri giorni. La scelta editoriale si è concentrata su vicende che raccontano uno spaccato dell’Italia animata da un profondo senso civico ed esprimono un senso di comunità che definisce una Nazione.

Premiati da Mattarella

Il che si traduce nel racconto di vita di persone che sono state premiate al merito della Repubblica italiana dal presidente Sergio Mattarella. Ed ecco così prendere forza racconti di persone che senza tante domande hanno fatto delle scelte destinate a lasciare il segno. Nel nome dell’aiuto e del rispetto verso il prossimo. Sullo sfondo scritto a carattere cubitali c’è la scritta “valori” di cui è parte integrante la vita quotidiana del nostro percorso storico, culturale, umano. I nostri valori. Il nostro vivere quotidiano.

Entrano così finalmente nelle nostre case. La storia della professoressa malata di cancro che ama talmente i suoi alunni da non arrendersi e che continua ad insegnare tra una chemio e l’altra. Contro ogni logica che la vuole sconfitta dalla malattia che l’ha colpita. Il giovane calabrese che riesce incredibilmente a mettere su un’azienda agricola in un terreno abbandonato nella sua regione. Che dà lavoro, prospettiva. Cerca aiuto, l’ottiene contro ogni aspettativa.

Valori

Oggi quel ragazzo produce dalla farina un pane squisito. C’è poi una giovane donna che in un ospedale di un povero Paese africano aiuta le donne a non morire di parto. La sua amica di colore era morta qualche anno prima dando alla luce un bambino, perché non aveva ricevuto cure.

Una ragazza di Viterbo che fa sua la lotta alla mafia. Lavorando nei terreni sequestrata alla criminalità organizzata. Sveglia alla cinque di mattina e via a lavorare. Per una buona causa. Il ragazzo sfortunato nel fisico che aveva dovuto lottare tanto per non arrendersi alla malattia con l’aiuto della madre e che oggi si veste da Spiderman per far sorridere bambini ricoverati negli spedali e gravemente ammalati.

Storie vere di italiani perbene

Un sorriso, un abbraccio con un supereroe per affrontare le sfide della vita dei più piccoli. La vice campionessa europea di danza paralimpica. Un bel viso per dire con le sue parole che per tutti c’è sempre una speranza. La carabiniera che salva con il suo intervento, con le sue parole, una donna dal suicidio. Guarda la telecamera che la sta riprendendo durante l’intervista prima di dire “Ho fatto solo il mio dovere”. E’ un fiume in piena.

Tante storie, racconti. e tanti altri ancora oltre quelle che abbiano descritto. Persone che sono entrate incredule al Quirinale. Sorridenti che non credevano di poter essere state premiate. Davanti al Presidente della Repubblica. Forse uno scherzo. Invece lì davanti c’è Sergio Mattarella. “Ma in fondo che ho fatto?”. E’ una Italia vera. Che tiene conto inconsapevolmente che il bene è contagioso e va raccontato.

Gli ascolti, per quello che possono contare, premiano questi racconti. Divulgati attraverso il mezzo della televisione. Un Paese vero che torna ad essere protagonista. Semplici eroi del nostro tempo che per una volta i mass media hanno avuto la bontà di far emergere. Ascolti alti come si diceva, in una fascia oraria che gli addetti ai lavori sanno molto difficile da realizzare.

“In fondo che ho fatto?”

Eppure qualche volta al grande manovratore dell’informazione qualcosa sfugge. E’ difficile contenere, controllare le coscienze quando si parla di valori. Gli stessi valori dei nostri soldati all’estero in missioni di pace, il loro impegno. Il lavoro di volontari cattolici o laici nelle zone difficili del mondo. Sì, sono i valori che ci hanno trasmesso i nostri nonni.

Al termine della gara nel film di Denzel Washington, il ragazzo di colore sorride incredulo come per dire “In fondo che ho fatto”. Già, in fondo che hanno fatto i nuovi eroi. Hanno raccontato la loro storia. La loro vita.