Orgoglio e laicità
31 Marzo 2009
Gianfranco Fini, col laico consenso di Eugenio Scalfari e Vittorio Feltri, si ripromette laicissimamente di opporsi, emendare, castigare, in seconda lettura, il testo approvato dal Senato, relatore Calabrò ed ispiratori (palesi, tutt’altro che occulti) Gasparri e Quagliariello. Di fronte a tanto orgogliosa ostentazione di laicità, di irriducibile impenetrabilità delle istituzioni alle voci e alle pressioni clericali, deputati come la Bertolini e la Binetti, per non parlare di Carra e di Lupi, si sarebbero sommessamente richiamati ad una qualche tradizione di non ingerenza, se non di effettiva neutralità, del Presidente della Camera sul merito degli argomenti all’ordine del giorno.
Benché sommesso, tale richiamo è stato anch’esso duramente stigmatizzato da Scalfari e Feltri. Lui, Fini, con ben altra eleganza, aveva già rassegnato le dimissioni dallo scranno più alto di Montecitorio, riservandosi di far valere tra i banchi, al fianco dei colleghi, le opinioni anticipate sabato al primo congresso del PDL. Questo sì che è laicismo vero e serio. Chapeau! Ed augurissimi al nuovo Presidente della Camera: il laicissimo radicale onorevole Marco Beltrandi…