Per S&P le imprese italiane resisteranno alla recessione

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Per S&P le imprese italiane resisteranno alla recessione

Per S&P le imprese italiane resisteranno alla recessione

15 Novembre 2022

Per S&P le aziende italiane hanno la forza di resistere all’arrivo di una eventuale tempesta recessiva nel 2023. A incidere, neanche a dirlo, sarà il costo delle bollette. Se continueranno ad esserci aumenti energetici, questo potrebbe compromettere la  competitività dell’impresa italiana rispetto al resto dell’Europa. Il report di S&P Global Ratings sottolinea che 4/5 delle imprese italiane con rating ha un outlook stabile.

“Questo indica una buona tenuta del credito in vista di una potenziale recessione nel 2023,” dicono gli analisti di S&P. “Gli outlook negativi sono saliti al 12% dal 2% di fine 2021, ma rimangono ben al di sotto del livello registrato durante la pandemia”.

I ricavi delle imprese nel nostro Paese, inoltre, dovrebbero aumentare in media di circa il 5% nel 2023. Il calo dei volumi determinato dalla congiuntura economica sfavorevole dovrebbe compensare almeno in parte l’inflazione e l’aumento dei costi. Resta, appunto, la minaccia della crisi energetica. Che può compromettere la competitività del nostro tessuto imprenditoriale rispetto all’Eurozona.

Istat invece registra un calo del fatturato per le imprese multinazionali estere in Italia nel 2020. Le perdite vengono dagli effetti della crisi pandemica e riguardano un po’ tutti i settori dell’economia. Tra i risultati peggiori, settori come il carbone e i derivati dalla raffinazione del petrolio