Perché sui farmaci serve una sovranità europea

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600


Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Perché sui farmaci serve una sovranità europea

Perché sui farmaci serve una sovranità europea

22 Febbraio 2023

Secondo stime recenti, circa il 60% dei principi attivi utilizzati per produrre farmaci in Europa proviene dalla Cina. Pechino è il monopolista globale per gli antibiotici e controlla dal 80% al 90% del mercato. Inoltre, il 45% dei prodotti farmaceutici commercializzati in Europa è fatto fuori dall’UE, il che rappresenta un rischio significativo per la sicurezza dei pazienti europei. La dipendenza dalle importazioni è un problema che l’UE deve affrontare con urgenza.

Il quadro normativo europeo non sembra attrezzato per alleviare le difficoltà di approvvigionamento in caso di shock esterni come la pandemia da Covid. Il che rende ancora più critica la situazione. Ad esempio, la legge sui brevetti europei prevede una protezione di vent’anni per i prodotti farmaceutici, durante i quali è vietata la produzione di qualsiasi loro versione generica. Questa normativa ha spinto molte case farmaceutiche europee a produrre i loro generici altrove. Concentrandosi in Paesi terzi. Ciò significa che, quando un farmaco diventa disponibile come generico, l’UE si trova spesso senza produttori interni per soddisfare la domanda.

Farmaci, perché serve una sovranità europea

Per affrontare la questione della dipendenza dall’importazione di prodotti farmaceutici, l’UE deve adottare una strategia di lungo termine. In primo luogo, l’UE deve incentivare la ricerca e lo sviluppo di farmaci all’interno dell’Unione. Questo per ridurre la dipendenza dalle importazioni di principi attivi e di aumentare la sicurezza dei pazienti. Inoltre, l’UE dovrebbe favorire la produzione di generici all’interno dei propri confini, riducendo così la dipendenza dalle importazioni. In questo caso, servirebbero incentivi fiscali e finanziari per le aziende che investono nella produzione di generici in Europa.

L’UE potrebbe rivedere il quadro normativo dei brevetti. In modo da garantire una maggiore flessibilità e l’accesso ai farmaci per i pazienti europei. Una possibile soluzione è anche quella di consentire la produzione di generici già durante il periodo di protezione del brevetto, a condizione che i produttori rispettino i diritti di proprietà intellettuale del titolare del brevetto. Ciò ridurrebbe la dipendenza dalle importazioni e garantirebbe l’accesso dei pazienti a farmaci a prezzi accessibili. Un altro fattore che contribuisce alla dipendenza dell’Europa è la mancanza di investimenti in ricerca e sviluppo.

Il rischio pandemia

I farmaci innovativi richiedono investimenti significativi in termini di tempo e denaro. Molte aziende farmaceutiche preferiscono concentrarsi sulla produzione di farmaci generici piuttosto che investire in nuove scoperte. Questo ha creato una situazione in cui le aziende farmaceutiche europee sono in gran parte dipendenti dalle importazioni di principi attivi per produrre i loro farmaci generici. La dipendenza dalle importazioni di farmaci rappresenta una seria minaccia per la sicurezza sanitaria dell’Europa. Nel caso di una crisi come quella causata dalla pandemia di COVID-19, la mancanza di disponibilità di farmaci essenziali potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la salute pubblica. Inoltre, la dipendenza dalle importazioni rende l’Europa vulnerabile alle politiche commerciali di altri paesi, che potrebbero utilizzare l’approvvigionamento di farmaci come leva politica.