PNRR, lo strano caso della rigenerazione urbana tutta al Sud

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PNRR, lo strano caso della rigenerazione urbana tutta al Sud

PNRR, lo strano caso della rigenerazione urbana tutta al Sud

22 Ottobre 2022

Non più di un anno fa in Italia c’era uno strano dibattito su quale percentuale di fondi del PNRR spettasse al nord, al centro e al sud. Mara Carfagna, ministra per il Sud, si era molto battuta affinché il meridione ottenesse il 40% del totale. Lo squilibrio, quindi, c’era già in partenza. Ora dai sindaci del vicentino arriva una protesta. I fondi per la rigenerazione urbana, la cui allocazione territoriale non era vincolata, sono finiti tutti al sud. E, così, lo squilibrio aumenta ancora di più.

A cosa serve la rigenerazione urbana

La rigenerazione urbana serve a diminuire fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, ma anche a migliorare il decoro urbano. In sintesi, significa fare un’operazione di riqualificazione che includa aspetti infrastrutturali, sociali e ambientali.

Come ricorda Matteo Carollo su Il Giornale di Vicenza, potevano ottenere i fondi del PNRR destinati alla rigenerazione urbana “i Comuni con meno di 15 mila abitanti che, in forma associata, presentassero un numero complessivo di residenti superiore a 15 mila, con richieste fino ad un massimo di 5 milioni.”

I fondi del PNRR? Tutti al sud!

Dei trecento milioni che il governo ha messo per questa voce di spesa, fatta eccezione per un comune marchigiano, sono finiti in Sardegna, Sicilia e Campania. Nessuno vuole ignorare che, mediamente, la rigenerazione urbana sia più necessaria al sud. Tuttavia, è strano che tutto vada al sud. Soprattutto dopo anni in cui la spesa pubblica a favore del meridione è cresciuta proporzionalmente di più. Basti pensare agli affari d’oro che delle imprese edili napoletane o che il 65% dei percettori del reddito di cittadinanza è meridionale.

Senza farne una colpa a nessuno, forse dovremmo domandarci se questi criteri di spesa, reiterati da decenni, abbiano fatto o meno il bene dell’Italia. E dovremmo anche chiederci, cari sindaci del vicentino, se la massima opera di rigenerazione urbana possibile sia la costruzione di una pista ciclabile, perché pure questo conta.