Qual è il prezzo della prima Biennale delle Arti Islamiche

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Qual è il prezzo della prima Biennale delle Arti Islamiche

Qual è il prezzo della prima Biennale delle Arti Islamiche

23 Gennaio 2023

La prima Biennale delle Arti Islamiche si terrà a Gedda in Arabia Saudita dal 23 gennaio al 23 aprile 2023. L’evento promette di essere un momento storico per la cultura e l’arte islamica. Il tema scelto per questa edizione inaugurale è Awwal Bait, ovvero “Prima Casa”, in riferimento alla Sacra Ka’bah della Mecca. La biennale sarà ospitata nell’iconico Western Hajj Terminal dell’aeroporto King Abdulaziz, vincitore del premio Aga Khan.

Biennale delle Arti Islamiche, 60 artisti da tutto il mondo

La kermesse presenterà oltre 60 artisti provenienti da tutto il mondo. Ci sarà, fra l’altro, un’esposizione inedita di oggetti, originariamente collocati nella Moschea del Profeta a Medina e presso la Sacra Moschea Masjid Al-Haram della Mecca. Tutto questo sta sollevando non poche perplessità tra gli ambienti culturali ed i media internazionali. La direttrice della Biennale, Farida Alhusseini, ha dichiarato che “per molto tempo il mondo ha percepito le arti islamiche attraverso una lente ben precisa, che spesso ne ha ristretto o definito i confini”.

“Con questa iniziativa cerchiamo di ampliarne la definizione e consentire un’esplorazione più profonda e sfumata”. Ma è difficile non notare come la partecipazione di alcuni dei più prestigiosi musei europei alla mostra possa essere interpretata come una sorta di benestare implicito verso le politiche del governo saudita.

A quale prezzo dobbiamo apprezzare l’arte?

I governi europei esprimono da tempo preoccupazioni e critiche riguardo alla situazione dei diritti umani e delle libertà in Arabia Saudita. Ma alcune tra le più importanti istituzioni culturali europee, come il Museo Benaki di Atene e il Louvre di Parigi, hanno deciso di partecipare alla mostra. Con il rischio di contribuire ad una sorta di ‘camouflage’ dell’immagine del Paese arabo.

La questione è, tra l’altro, del tutto simile a quella dell’ormai ben noto greenwashing. Riyadh sta cercando di migliorare la propria immagine globale attraverso la cultura e l’arte. Mentre le questioni dei diritti umani e delle libertà continuano a rappresentare un problema importante. La domanda fondamentale allora dovrebbe essere: a quale prezzo dobbiamo apprezzare l’arte? Dobbiamo chiudere gli occhi sui problemi etici e morali per poter godere della bellezza artistica? Oppure dobbiamo assumerci la responsabilità di considerare le conseguenze delle nostre azioni? E scegliere di non supportare eventi che potrebbero essere utilizzati per mascherare serie questioni politiche? (Robert Stone per Amear News)