
Quei morti russi che Putin ha sulla coscienza

23 Febbraio 2025
La Russia ha pagato un prezzo altissimo per la sua avanzata in Ucraina. Secondo i dati dell’intelligence estone, ogni chilometro quadrato di territorio conquistato dalle forze russe costa in media la vita o il ferimento di 100 soldati. A gennaio 2025, le truppe di Mosca hanno guadagnato circa 100 km² in meno rispetto ai mesi precedenti, ma il tributo di sangue è rimasto altissimo, con una stima di 1.000-1.500 perdite al giorno.
Il Cremlino ha adottato tattiche brutali: i soldati feriti vengono rimandati al fronte senza cure adeguate, trasformati in carne da macello per logorare le forze ucraine e consumare le loro scorte di munizioni. Questa logica cinica non solo mette in evidenza la scarsa considerazione che la leadership russa ha per i propri uomini, ma dimostra anche quanto il conflitto sia diventato una guerra di pura usura, dove la sopravvivenza di un esercito si misura in termini di resistenza alla distruzione piuttosto che di progressi strategici.
Se il ritmo attuale della avanzata russa in dovesse mantenersi invariato, Mosca impiegherebbe decenni per occupare l’Ucraina. Il costo umano e politico di questa guerra diventerà insostenibile persino per il regime di Putin? Per quanto tempi la Russia riuscirà a sopportare le conseguenze del conflitto?