
Energie rinnovabili: l’Italia ha sprecato il 2021

18 Maggio 2022
In materia di energie rinnovabili, il 2021 è stato un “altro anno sprecato” per l’Italia. E’ il duro giudizio che il gruppo Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano riserva al nostro Paese dalle pagine del Renewable Energy Report 2022.
Se rispetto al 2020, vero e proprio anno “nero”, nel 2021 il mercato delle rinnovabili è invece cresciuto, si legge nel Rapporto, è anche vero che l’incremento non è stato pari a quanto ci si attendeva.
Ogni anno, la mancata accelerazione sulle rinnovabili si traduce in effetti sempre più impattanti. Di questo passo, gli obiettivi al 2030 (72% di fonti rinnovabili nella generazione elettrica) restano un traguardo molto lontano.
La ripresa post pandemia ha favorito l’aumento delle installazioni. La quantità di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici è però solo di poco superiore a quella del 2019.
L’Italia è in controtendenza rispetto agli altri stati europei che, nel complesso, sono ormai vicini al traguardo dei 700 Gigawatt. Nel nostro Paese, invece, nel 2021, le installazioni sono state pari a 1.351 Megawatt, con un incremento del 70% di potenza rispetto ai 790 Megawatt del 2020, quando era diminuita del 35%. L’accelerazione sul fotovoltaico, che fa registrare +30%, seguito dall’eolico e dall’idroelettrico, ha aiutato il superamento della soglia dei 60 Gigawatt. Battuta d’arresto invece per le bioenergie, in diminuzione.