Russo: “Investire nelle tecnologie, AI può migliorare apprendimento”

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Russo: “Investire nelle tecnologie, AI può migliorare apprendimento”

Russo: “Investire nelle tecnologie, AI può migliorare apprendimento”

23 Febbraio 2023

Nella sua esperienza di deputato, Giovanni Russo ha coordinato il gruppo interparlamentare sulla industria della difesa. Occupandosi, tra gli altri, dei temi legati alla intelligenza artificiale. Russo viene dal mondo della scuola ed è tornato nelle aule e tra i nostri ragazzi. Il tema AI è ormai all’ordine del giorno, anche per la questione Chat GPT, e le sue implicazioni nei campi del sapere. Ad esempio nel sistema della istruzione, specialmente quella superiore.

“Ho concluso la mia esperienza al servizio delle istituzioni nel parlamento, ma sono tornato a servirle da dove ho cominciato: nella scuola,” dice Russo all’Occidentale. “Credo ci sia davvero molto lavoro da fare nel Paese rispetto al tema della intelligenza artificiale. E certamente la tecnologia può essere un uno strumento per migliorare l’esperienza di apprendimento”. Ma un approccio integrato tra formazione e digitale è un modello vincente?

“Certo. Proviamo a immaginare quanto può migliore il livello di comprensione dei ragazzi attraverso l’utilizzo degli strumenti di Intelligenza Artificiale”. Va detto però che c’è un tema di caratterizzazione: il rischio è che le tecnologie AI vengano sfruttate per fare di meno, invece che per fare meglio. Per Russo è una “preoccupazione legittima, Se uno studente consegna un compito basato su una risposta di Chat GPT, forse la mancanza di motivazione è il vero problema. E per me, questo sembra un problema più grande rispetto a quello di aver usato un chatbot per risolverlo”.

“Perché non sei interessato? Quali sono gli ostacoli? E come possiamo farti essere più interessato alla tua formazione? Ma sono contento che questo tema del chatbot abbia catalizzato l’attenzione sulle questioni legate alla scuola e alle tecnologie. È un tema di cui si parla ancora troppo poco in italia”. La questione diventa allora individuare subito delle priorità. “La alfabetizzazione digitale è la priorità, ma attenzione, non parlo solo della informatica: qui non si tratta unicamente di insegnare ai ragazzi l’informatica, bensì di accompagnarli in un percorso specialistico, di prepararli al cambiamento”.

“In un Paese che,” prosegue Russo, “purtroppo, è resistente a qualunque forma di progresso tecnologico. È importante che gli studenti comprendano come funzionano le tecnologie e come usarle in modo efficace. Questo li aiuterà a capire quando e come usare le risorse tecnologiche per migliorare il loro apprendimento e per prepararsi alle sfide del futuro. Come uomini e cittadini, prima di tutto. In Italia,” prosegue Russo, c’è ancora molto da fare in termini di infrastrutture e di formazione degli insegnanti. Ma non solo: le scuole hanno bisogno di essere attrezzate con tecnologie all’avanguardia”.

“La promozione dell’alfabetizzazione digitale richiede uno sforzo congiunto da parte delle istituzioni educative, dei docenti e della società in generale. Dobbiamo investire in infrastrutture e tecnologie all’avanguardia, ma anche formare gli insegnanti e i ragazzi ad utilizzarle in modo efficace. Ripeto: non è una questione tecnica, ma di prepararsi ad un cambiamento. C’è poi da esplorare il tema dell’edilizia scolastica innovativa, ancora quasi del tutto assente in Italia. O perlomeno scarsamente strutturato. Di strada da fare ce n’è parecchia e le risorse del PNRR potrebbero essere uno dei punti di svolta”.