Sangalli: al Sud mancano 10 miliardi di Pil sul turismo, Pnrr ultima chiamata

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Sangalli: al Sud mancano 10 miliardi di Pil sul turismo, Pnrr ultima chiamata

Sangalli: al Sud mancano 10 miliardi di Pil sul turismo, Pnrr ultima chiamata

25 Maggio 2022

“Se il Pnrr non funziona chi ha più da perdere è proprio il Mezzogiorno”. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha sottolineato aprendo i lavori del convegno “Il Pnrr e il Mezzogiorno che verrà”, svoltosi ieri a Bari, il ruolo fondamentale che le regioni del Sud sono chiamate a giocare per sfruttare il rilancio degli investimenti in particolare sul fronte del turismo e delle infrastrutture. 

“Secondo i dati del nostro Ufficio studi – ha spiegato Sangalli – dal 1996 al 2019 il Pil del Nord ha fatto registrare una crescita di oltre il 20 per cento, mentre il Sud si è fermato al 3,3. Ancora più marcato è il dato sull’occupazione: Nord +0,3%, Sud -0,8%”. Numeri che obbligano a un cambio di passo. Sono oltre 80 i miliardi che il Pnrr destina alle regioni meridionali.

 

Per Sangalli filiera turistica banco di prova per il Sud

Uno dei primi scenari sui quali il Sud dovrà misurarsi è, secondo Sangalli, la filiera turistica, “decisiva per il rilancio del Mezzogiorno”. “Anche perché – sottolinea Sangalli – se il Sud avesse la spesa dei turisti stranieri del Centro Italia, avrebbe 10 miliardi in più di Pil.

“Per quanto riguarda la strategia – continua -, dal momento in cui la domanda turistica è sempre più legata ad un’esperienza” a tutto tondo, l’approccio strategico di filiera e di sistema è evidente che diventa sempre più importante. Eppure, nel nostro Paese, viene ancora adottato un sistema di norme frammentato, talvolta di difficile interpretazione, a partire dalla stessa identificazione uniforme delle attività imprenditoriali. Questa poca chiarezza finisce per fornire campo fertile all’abusivismo”.

 

Tra rilancio del turismo e infrastrutture c’è ancora tanto da fare

Se si parla di Sud, in sostanza, il tema del turismo richiama immediatamente quello delle infrastrutture e dei trasporti. Da Roma in giù i territori scontano ancora ritardi, inefficienze, carenze che limitano le potenzialità di sviluppo in tutti i settori. Sangallo ritiene “centrale” la “Missione Mezzogiorno”. “Riteniamo – spiega il presidente di Confcommercio – che sia un bene, ovviamente, l’estensione dell’Alta velocità al Sud; così come è un bene il potenziamento delle ferrovie regionali ed anche il sostegno alle ZES (zone economiche speciali), nonché il rinnovo sostenibile di bus, treni e navi”.