
Sanremo: Caro Fedez, il coraggio della denuncia è quello di Pegah

12 Febbraio 2023
Caro Fedez, hai detto “anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non sono pagato dai contribuenti”. Ma ci sei andato gratis al Festival? Anche tu hai dato tutto in beneficenza, come ha dichiarato Chiara? Perché se no qualcuno dovrebbe spiegare agli italiani che il ricco cachet per gli ospiti di Sanremo, usato per fare proclami vagamente abortisti, è stato pagato dalla Rai. Cioè dai contribuenti.
Cara Paola Egonu, hai detto che “l’Italia è razzista” (“ma sta migliorando”). Sei una bravissima pallavolista che gioca in Turchia. Ti sei mai chiesta cosa vuol dire vivere in un Paese guidato da un presidente che ha proposto il referendum per mettere il velo sulla testa delle donne? Lo stesso presidente che ha fatto accomodare Ursula Von Der Leyen alla sedia di servizio. Anzi, manco quella.
Cari Fedez e Paola Egonu, il coraggio della denuncia non è il vostro. Il coraggio della denuncia è quello di Pegah Moshir Pour. Il coraggio di tutte le donne che in Iran lottano contro un regime misogino e razzista, per la loro libertà. “Il popolo iraniano non vuole più essere coperto da questo velo che viene messo sull’intero Paese,” ha detto Pegah a FanPage, dopo il suo monologo a Sanremo. “Spero un domani di poter tornare nel mio Paese”.
“Sono molto contenta del risultato di Sanremo perché quello che doveva arrivare è arrivato. Tantissimi italiani che non avevano la più pallida idea di cosa passano le persone in Iran mi hanno scritto su Instagram, così come tanti iraniani”. Eccolo, il coraggio di Pegah. Jin, Jîyan, Azadî. Donna, vita, libertà.