Scontro sulla Giustizia, il Governo va avanti sulla riforma
09 Luglio 2023
Il governo sembra intenzionato ad andare avanti sulla riforma della giustizia, nonostante la levata di scudi contro il ministro Nordio e l’uso politico strumentale delle indagini della magistratura che si sta facendo da parte delle opposizioni. Del resto si tratta di applicare uno dei punti del programma di governo del centrodestra, che va nella direzione del garantismo e della separazione dei poteri.
Dopo l’approvazione in cdm del 15 giugno scorso, il testo di riforma è atteso al Senato dopo la firma da parte del Capo dello Stato. Insieme all’abolizione dell’abuso d’ufficio, i temi sul tavolo sono la separazione delle carriere (spinta in particolar modo da Forza Italia), una modifica del regime delle intercettazioni che ne impedisca un uso distorto e la violazione della privacy, una riduzione drastica della portata del traffico di influenze illecite. I tempi del passaggio in Senato probabilmente non saranno rapidi, dovremo aspettare l’Autunno. Pd e M5S annunciano una “dura opposizione su quelle che appaiono solo come norme manifesto”.
In una intervista al Giornale di oggi, il filosofo Massimo Cacciari spiega che “ogni volta che si prova a prendere qualche decisione ci sono spinte conservatrici che bloccano ogni tentativo di riforma”. Cacciari critica il centrosinistra che “pensa di poter utilizzare le indagini della magistratura per danneggiare i propri avversari politici”. “Ogni volta che c’è un’iniziativa penale contro la destra insorge la sinistra e viceversa. In sintesi, quando si cerca di combinare qualcosa la magistratura reagisce”.