Soldi buttati: invece del “bonus Landini” tagliamo il cuneo fiscale!

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Soldi buttati: invece del “bonus Landini” tagliamo il cuneo fiscale!

Soldi buttati: invece del “bonus Landini” tagliamo il cuneo fiscale!

04 Maggio 2022

Per attenuare l’effetto della inflazione, il Dl Aiuti approvato ieri dal Consiglio dei ministri prevede una misura “eccezionale”, un bonus una tantum di 200 euro del quale beneficeranno 28 milioni di persone. Il bonus retribuzioni sarà distribuito tra dipendenti, autonomi e pensionati con un reddito inferiore ai 35mila euro. Il provvedimento costerà 6 miliardi/ 6 miliardi e mezzo di euro. Verrà finanziato senza ricorrere al deficit, ma attraverso le risorse che il Governo punta a ottenere con la tassa sugli extraprofitti delle industrie energetiche. Non a caso, questa tassa è passata intanto dal 10 al 25 per cento. Il bonus sarà versato ai dipendenti dalle aziende che dovranno poi recuperarlo nel primo pagamento di imposta possibile, come ha sottolineato in Cdm il ministro Franco.

Si tratta come è evidente di un provvedimento ‘pesante’. Infatti, assorbirà la metà delle risorse messe in campo dal Governo nel Dl aiuti per le imprese e le famiglie. Un provvedimento che ricorda altri bonus del recente passato, usati per ingrossare temporaneamente le buste paga dei lavoratori con il plauso dei sindacati. Peccato che così non si intervenga sui nodi strutturali che ancora penalizzano la nostra economia.

Scartata l’ipotesi di intervento sul cuneo fiscale

Da questo punto di vista deve far riflettere che il Governo abbia rinunciato a una altra delle opzioni che ieri era sul tavolo di Chigi, cioè quella di intervenire sul cuneo fiscale – la differenza tra l’onere del costo del lavoro sostenuto dall’impresa e la retribuzione netta percepita dal lavoratore – evitando quindi di rafforzare lo sconto contributivo di 0,8 punti introdotto nella manovra per il 2022.

Invece di intervenire con provvedimenti che siano davvero in grado di riformare in profondità il nostro sistema fiscale e il mercato del lavoro, investendo sul nostro futuro e sulle imprese che creano opportunità e occupazione, si preferisce elargire il bonus sociale da 200 euro, in ossequio alle richieste sull’aumento (artificiale) dei salari richiesto dal ministro Orlando. Il Pd di Letta paga pegno al capo della CGIL Landini.