Spendi e spandi, avranno il coraggio di fare campagna elettorale così?

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Spendi e spandi, avranno il coraggio di fare campagna elettorale così?

Spendi e spandi, avranno il coraggio di fare campagna elettorale così?

10 Giugno 2022

Alla fine, possiamo dirlo: l’Italia ha perso dieci anni. La politica monetaria della BCE, prima con Draghi e poi con Lagarde, aveva avuto come scopo dare tempo alle istituzioni di fare riforme strutturali e una revisione di spesa e debito pubblici. In questo lungo lasso di tempo, tuttavia, è stato fatto molto poco. Lo stesso Presidente del Consiglio ha visto i grandi partiti della sua maggioranza schiacciare la sua spinta riformatrice, che qualche effetto ha comunque scaturito. Ora la musica da Francoforte cambierà e rischiamo di farci trovare impreparati.

I dati che preoccupano

Nell’eurozona i prezzi sono saliti dell’8,1% rispetto a un anno fa, anche se in Italia l’inflazione core (al netto di energia e alimentari) ha raggiunto “solo” il 2,9%. I numeri dell’ultimo rapporto sulla sostenibilità della Commissione europea lasciano poco spazio all’immaginazione. Fino al 2032, l’Italia sarà il Paese con il maggior bisogno di prestiti lordi in Europa, si parla di più di un quarto del Pil all’anno. Inoltre, fra dieci anni dovrebbe avere il debito pubblico più alto: addirittura più del 160% del Pil. Come se non bastasse, ieri lo spread è salito del 7,2% arrivando a 216 punti base.

La politica economica deve cambiare

Cosa significa tutto questo? Tempo scaduto. Il tempo dei bonus a pioggia, dei tagli di tasse in deficit e degli interventi redistributivi senza analisi di impatto è finito. È arrivato il momento del rigore di bilancio, del riordino della spesa, delle analisi ex ante ed ex post dei provvedimenti. È terminato anche il momento della distinzione tra debito buono e debito cattivo, concetti completamente mistificati e distorti dai populisti. D’ora in poi, ogni singolo euro di debito dovrà essere accuratamente pesato perché l’instabilità cresce tanto quanto la necessità di garantire il miglior futuro possibile alle generazioni più giovani. Le riforme invece…andranno fatte davvero!

Stop debito pubblico, cambieranno le logiche elettorali?

Fa un po’ sorridere che questo momento di portata storica arrivi proprio ora, a meno di un anno dalle elezioni che seguiranno la legislatura più pazza di sempre. I leader politici dovranno cogliere il nuovo spirito del tempo, che include indiscutibilmente europeismo e atlantismo, e abbandonare le vecchie logiche con cui hanno acquisito popolarità. Eppure, questa eventualità oggi sembra lontana. Ma in nove mesi possono succedere molte cose…