Superbonus e costruzioni, metà del fatturato per 9 aziende su 10

Banner Occidentale
Banner Occidentale


Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Superbonus e costruzioni, metà del fatturato per 9 aziende su 10

Superbonus e costruzioni, metà del fatturato per 9 aziende su 10

20 Ottobre 2022

Il Superbonus 110% determina fino alla metà del fatturato per 9 aziende su 10 (91%) nel settore edilizio e delle costruzioni.

Lo dice l’ultima edizione dell’Osservatorio SAIE, presentato in occasione della seconda giornata di SAIE, la Fiera delle Costruzioni in corso a BolognaFiere.

Il settore delle costruzioni e la filiera resistono alla congiuntura economica sfavorevole, nonostante la inflazione che colpisce oltre 7 aziende su 10 (75%).

Nel 2021 il Superbonus ha generato lavori per 51,6 miliardi. Con un boom di occupati, 200 mila in più.

Insieme al Pnrr, il Superbonus sta dando un forte impulso alle costruzioni e quindi alla crescita del Pil.

Il Rapporto 2021 di Federcostruzioni  presentato ieri al Saie di Bologna computa in 475 miliardi di euro il valore di produzione nel 2021 della filiera delle costruzioni.

L’aumento rispetto al 2020 è stato di 78 miliardi di euro. Di di 51,6 miliardi rispetto al 2019. Insomma al settore delle costruzioni è correlato circa un terzo del Pil italiano.

La crescita del 6,6% dello scorso anno  stata in buona parte merito dell’edilizia.

Rispetto alla manovra del 2023, però, per il Superbonus è molto probabile una rivisitazione del contributo che scenderebbe dal 110% all’80%.

Le imprese di produzione, distribuzione e servizi della filiera edile sono state colpite dal caro energia e materiali. Ma si dicono fiduciose per il futuro anche grazie a bonus e investimenti. Oltre un terzo ha rinunciato a dei lavori per le troppe richieste.

Per non dover più rinunciare ai lavori, quasi la metà di esse (46%) sta assumendo nuovo personale. Alcuni imprenditori (27%) nell’ultimo quadrimestre hanno anche aumentato gli stipendi.

Il fatturato a fine 2022 atteso dalle aziende è in aumento rispetto all’anno precedente per gran parte delle aziende del settore.

Circa il 38% ha dovuto rinunciare a dei lavori per eccesso di richieste.

L’aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia, seguito da burocrazia e tempi giudiziari e dall’incertezza normativa, restano i problemi del settore.