Cultura News 28 Ottobre 2013 di Simone Santucci Il caro prezzo dell’intervento italiano nella Prima Guerra mondiale Caduto Giolitti, nel marzo del 1914 si era insediato un fragile governo guidato dal conservatore Antonio Salandra. Nessuno avrebbe pensato che proprio su questo quasi sconosciuto uomo politico sarebbe gravata una delle più importanti decisioni di tutta la storia d’Italia. La “bomba” scoppiò in un apparentemente tranquillo 28 giugno, a Sarajevo, uno degli infiniti avamposti dello sterminato e ancora potente Impero austro-ungarico il quale, da alcuni decenni, era costretto a domare le ribellioni delle grandi minoranze italiane, ungheresi, e slave. (Quarta puntata) austria-ungheria centenario imperi centrali