Italia News 11 Agosto 2010 di Paolo Chiriatti La decapitata del lago, nel 1955, sconvolge l’estate di Castelgandolfo E’ estate. Siamo nel 1955. Due uomini cercano di combattere l’afa spingendosi in barca sul lago di Albano. Il primo chiede di avvicinarsi alla riva, deve appartarsi per una "necessità fisica". Si inerpica per una scarpata e scorge due gambe bianche come il gesso, sembra un manichino, ma l’erba è intrisa di una sostanza scura e vischiosa. E’ il cadavere di una ragazza, completamente nuda, decapitatata con un taglio netto e preciso. E’ stata prima accoltellata, sette fendenti uno dei quali le ha reciso l’aorta, poi decapitata. Non solo: a quei miseri resti sono state asportate le ovaie. castelgandolfo la decapitata del lago