Se Pollock si mettesse a cantare…
Non molto tempo fa, il musicista e saggista newyorchese Alex Ross, si è interrogato sulle ragioni del disamore per la musica colta d’oggi. Perché, si è chiesto all’incirca il dottor Ross, la pittura astratta di Jackson Pollock viene universalmente apprezzata, tanto che in una recente asta il suo «N. 5/1948» è stato battuto a 140 milioni di dollari? E perché, all’opposto, l’omologa musica colta d’avanguardia ha invece scarsissimo seguito di pubblico, tanto che, durante l’esecuzione di Panic di Harrison Birtwistle, un ditirambo a Dioniso per sassofono alto, un batterista jazz, ottoni, pedale da grancassa, bongos, ecc., i presenti, al posto di inebriarsi, tutti inneggiando al dio greco, sono invece fuggiti dal concerto?