Mondo News 24 Febbraio 2014 di redazione Russia, Pussy Riot fermate tra manifestanti anti Putin Mosca, 200 manifestanti sono stati fermati dalla polizia in una protesta davanti al tribunale della capitale russa. Tra i fermati anche le Pussy Riot che dimostravano contro l’arresto di manifestanti tanti Putin arrestati nel 2012. Dopo l’amnistia che ha liberato le Pussy Riot le componenti della punk band russa hanno manifestato la volontà ti scendere in politica contro Putin. Durante i giochi olimpici di Sochi, le Pussy Riot sono state fermate in un albergo con l’accusa di borseggio, e il giorno successivo picchiate dai cosacchi. manifestanti mosca protesta
Mondo News 20 Febbraio 2014 di redazione Pussy Riot e milizia cosacca, frustate a ritmo di punk Pussy Riot, dopo l’arresto le botte. Le due ragazze della punk a band restano a Sochi dove sono state assalite da un manipolo di uomini in divisa cosacca. Botte, spray al peperoncino, come raccontano su Twitter. La polizia ha fatto degli interrogatori ma non c’è stato nessun fermo. Ieri le Pussy erano state fermate dalla polizia in un albergo con l’accusa di borseggio e poi rilasciate. In passato, le Pussy Riot hanno già scontato un periodo di prigione dopo la condanna per vandalismo. Erano uscite con la aministia decisa da Putin prima dei giochi olimpici invernali, annunciando di voler fondare un nuovo partito. cosacchi indagine picchiate
Mondo News 18 Febbraio 2014 di redazione Pussy Riot arrestate per borseggio a Sochi, ma subito il rilascio E’ durato poche ore il nuovo arresto delle Pussy Riot, le due componenti della punk-band russa che erano state fermate a Sochi dalla polizia russa. Erano state fermate dopo la denuncia del furto di una borsa, avvenuto nell’albergo in cui si trovavano le musiciste e attiviste anti Putin. "Qui ognuno è stato privato della propria libertà di parola", hanno detto le Pussy parlando di Sochi. "Questa città funziona come se fosse un centro militare. Non credete a quelli che dicono di avere la libertà di esprimersi. Non esiste niente del genere, e soprattutto non esiste ora, durante i Giochi. Aprite gli occhi". arresto furto libertÃ
Mondo News 11 Febbraio 2014 di Marco De Palma Le Pussy Riot sfidano Putin ma in politica vince la Russia tradizionalista Le Pussy Riot, Nadeschda Tolokonnikowa e Marija Aljochina, scendono in politica. Sfidano lo zar Putin a capo di un "regime debole che non sa riconoscere i suoi errori" e scelgono Berlino per lanciare la loro sfida alla Russia. "Abbiamo due anni di carcere alle spalle. L’amnistia è solo un modo che Putin ha trovato per ripulire la sua immagine a livello internazionale. In realtà tra i prigionieri politici sono pochissimi quelli che possono beneficiarne e uscire dal carcere. amnistia libertà di espressione politica
Mondo News 10 Febbraio 2014 di redazione Pussy Riot sfidano Putin, entriamo in politica. Ma non fanno più paura "Zona del diritto". Le Pussy Riot, Nadeschda Tolokonnikowa e Marija Aljochina, scendono ufficialmente in politica con un loro movimento. Lo fanno a Berlino, look grazioso e informale che sostituisce quello punk delle origini, per dire che combatteranno "fino alla fine" il presidente Putin e il suo "debole regime che non sa riconoscere gli errori". Dai concerti al parlamento il passo e’ stato breve, passando per le carceri russe. E il giudizio su Putin senza sconti: "Abbiamo due anni di carcere alle spalle. L’amnistia è solo un modo che Putin ha trovato per ripulire la sua immagine a livello internazionale. In realtà tra i prigionieri politici sono pochissimi quelli che possono beneficiarne e uscire dal carcere. Sono circa 863mila i prigionieri politici, soltanto un migliaio gode dell’amnistia". berlino politica pussy riot
Italia News 28 Dicembre 2013 di Roberto Santoro Tra Malala e Pussy non c’è posto per Shalabayeva La rivista Forbes pubblica la tradizionale classifica con le 10 donne più influenti al mondo nel 2013 che in certi casi coincidono con le più perseguitate. Si va dalla pakistana quattordicenne Malala, la ragazza che si è ribellata ai Talebani, alle russe Pussy Riot, le punkettone che hanno sfidato lo Zar Putin. Malala ha commosso il mondo con il suo discorso alle Nazioni Unite, le Pussy si sono fatte lunghi mesi di carcere prendendosi la rivincita sul "regime cekista". Alma Shalabayeva avrebbe potuto entrare degnamente nella top ten se pensiamo a com’è stata raccontata la sua vicenda tra Italia e Kazakistan dalla stampa nostrana e invece… alma shalabayeva classifica forbes
Mondo News 28 Dicembre 2013 di redazione Pussy Riot cambiano volto: educate benvestite e istituzionali Dalla preghiera punk nella Cattedrale di Mosca ad una associazione, Zona Prava, sui diritti umani violati. Nate incendiarie, le Pussy Riot si scoprono pompiere, si mettono in ghingheri, lasciano nell’armadio l’armamentario post-punk e fanno abilmente i conti con la notorietà, adeguandosi a standard umanitaristici più eleganti e formali. associazione dissidenti oligarca
Mondo News 28 Dicembre 2013 di Elena de Giorgio Da Malala alle Pussy Riot la top ten rosa del 2013 Quali sono le 10 donne più influenti nel mondo secondo la rivista Forbes? Al primo posto c’è Angela Merkel, al suo terzo mandato di cancelliera tedesca, seguita dalla presidentessa cilena Bachelet e da Janet Yallen, destinata a succedere a Ben Bernanke alla guida della Fed. Nella classifica entra anche Malala Yousafzai, la 14 pachistana che si è ribellata ai Talebani, le donne saudite che ancora non possono guidare auto, e le Pussy Riot, che invece chiedono una Russia senza presidente Putin. Spunta anche Hillary Clinton, che i boatos continuano a dare in corsa per le prossime presidenziali Usa. 2013 classifica donne
Mondo News 27 Dicembre 2013 di redazione Le Pussy Riot graziate non ringraziano Putin, “lo cacceremo” Putin le ha graziate ma le Pussy Riot non gli dicono grazie anzi, tornano a sfidare lo zar: "vogliamo continuare a fare ciò per cui siamo finite in prigione, vogliamo cacciarlo", dice Nadia, che accanto alla collega Masha parla in conferenza stampa a Mosca dopo il rilascio. Hanno passato in carcere 21 mesi ma non si arrendono, parlando a un tiro di schioppo da quella cattedrale del Cristo Salvatore dove inscenarono la "preghiera sacrilega". conferenza stampa grazia libertÃ