
Welfare, wellbeing e natalità: la sfida di un nuovo patto sociale

03 Marzo 2025
Il 5 marzo parteciperò in qualità di Direttrice dell’Osservatorio sulla Crisi Demografica della Fondazione Magna Carta alla Task Force Prevenzione, salute e welfare della Giornata Nazionale CEOforLIFE. La tavola rotonda, organizzata in partnership con WellMakers Bnp-Paribas, nell’ambito della giornata vedrà la partecipazione di rappresentanti della politica, delle imprese, dei professionisti e della ricerca per discutere di cultura del benessere sul lavoro.
Sarà importante in quel consesso portare l’esperienza di ricerca dell’Osservatorio di Magna Carta. L’indagine del 2024 Per una primavera demografica ha messo in risalto che molte aziende in questa fase storica non solo mettono in pratica progetti di welfare aziendale per favorire la conciliazione lavoro famiglia e incoraggiare le scelte di maternità e paternità, ma guardano al benessere delle lavoratrici e dei lavoratori in maniera ancora più complessiva, a 360 gradi, dal welfare al wellbeing, con quest’ultimo che si concentra sulle condizioni fisiche, mentali e sociali che influenzano la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori.
E quindi, nello studio pubblicato dalla Fondazione Magna Carta, abbiamo raccolto varie esperienze significative: sportelli psicologici all’interno dei luoghi di lavoro; piattaforme, come quella di WellMakers che mettono in pratica ascolto attivo, personalizzazione e digitalizzazione dei servizi; sostegno ai percorsi educativi dei figli dei dipendenti attraverso rimborsi per le tasse scolastiche, per l’acquisto dei libri scolastici, borse di studio, tutoraggio per i compiti a casa; formazione alle donne delle materie STEM per aumentare l’occupazione femminile; programmi di orientamento al lavoro.
Ciò che sembra più urgente al momento è riuscire a combinare in modo produttivo le politiche pubbliche con programmi di welfare e wellbeing realizzati dalle imprese, incentrati non solo su benefici di tipo economico ma su una idea più ampia di benessere della persona, e dunque su servizi diversificati e personalizzabili con ricadute importanti dal punto di vista sociale.
La Fondazione sta lavorando per proposte che allarghino l’attuale quadro normativo che sostiene il welfare attraverso la leva fiscale, aumentando il raggio d’azione e supportando le iniziative che le imprese intraprendono. Bisogna inoltre studiare come il credito d’imposta può essere utilizzato per azioni volte al benessere aziendale e ad incoraggiare la natalità. Occorre quindi una grande alleanza tra Stato, imprese e associazioni per far stare meglio le lavoratrici e i lavoratori italiani.
La nuova ricerca in corso della Fondazione Magna Carta per il 2025, che si sviluppa dagli esiti della precedente, si concentra sul rapporto tra giovani e lavoro. Dai primissimi risultati ottenuti anche attraverso colloqui e interviste con gli HR i principali cambiamenti dei giovani sembrano concentrarsi sul modo di concepire il lavoro, visto più come una necessità per avere un reddito e non tanto più come la realizzazione della propria esistenza. E ancora, su una nuova attenzione alla qualità della vita, al tempo libero, alla famiglia e al benessere individuale, sull’attitudine a cambiare spesso occupazione quando questa non è considerata soddisfacente per le proprie esigenze e sulla richiesta di maggiore flessibilità nell’occupazione, soprattutto per lo smartworking. Il futuro del lavoro passa dall’intercettare bisogni, esigenze, desideri di benessere delle giovani generazioni.