
10% degli Italiani ha il 47% della ricchezza. Negli Usa il 70%…

18 Maggio 2013
di redazione
Un’analisi di Fisac Cgil c’informa che in Italia il 10% delle famiglie detiene il 47% della ricchezza, mentre il 90% si divide il restante 53%. Sempre secondo i dati raccolti, si allarga la forbice dei salari, "allargando senza freni le diseguaglianze", con un rapporto di 1 a 163 tra il salario medio di un lavoratore dipendente (26 mila euro) e il compenso medio di un top manager (4,3 milioni di euro).
Secondo il segretario Fisac, Agostino Megale, siamo davanti a un distacco enorme, che richiede subito una legge che imponga un tetto alle retribuzioni dei top manager". Negli ultimi 6 anni il potere d’acquisto di salari e pensioni si è dimezzato mentre quello dei supermanager è rimasto uguale. Il tetto imposto agli stipendi dei manager, secondo Megale, servirebbe a creare un fondo di solidarietà per ridurre l’occupazione giovanile.
E’ evidente che siamo davanti a un attacco a testa bassa al sistema finanziario, considerato da molti improduttivo e colpevole, agli occhi dei più, di aver bruciato ricchezza dallo scandalo dei subprime in avanti. Il "tetto" ai manager, che guadagnano su bonus e obiettivi, non sulla tradizionale idea di stipendio, dopo la vittoria del referendum in Svizzera potrebbe essere anche il Italia il campanello di allarme di una stagione punitiva dal punto di vista fiscale.
Anche il discorso sulle "diseguaglianze sociali" andrebbe letto al riparo da semplificazioni populiste. Posto che in Italia ci sono 22 milioni di famiglie, 2,2 milioni di esse deterrebbero il 40 per cento e oltre della ricchezza (abitazioni, terreni, depositi, titoli, azioni, eccetera) che non è proprio una cifra da società feudale. Consideriamo anche il fatto che la ricchezza totale degli italiani diminuisce. Ma soprattutto che c’è chi sta peggio: negli Usa, il 10% degli americani più ricchi detiene il 70% della ricchezza, in Francia il 60% della ricchezza. Nei Paesi in via di sviluppo la media è l’80%.