16 gennaio 2008
16 Gennaio 2008
di redazione
“Ora il Papa
verrà fatto passare per una vittima” Dice Paolo Flores d’Arcais al Corriere
della Sera (16 gennaio) Ah, quel Pontefice ha proprio tutte le fortune
“I laici o
presunti tali si dividono un po’ alla rinfusa tra chi prova a lucrarci su, chi
si ingegna a ricercare, arretrando passo dopo passo, valori da
condividere con un interlocutore che si pretende viceversa portatore di valori
non negoziabili, chi finge di non vedere dando per scontato che nessun
tentativo di riconquista potrà mai chiamare in revoca una secolarizzazione che,
ormai, è un dato acquisito” Dice Paolo Franchi sul Riformista (16 gennaio) Franchi
appare un po’ ansioso per l’affollarsi di laici di ogni specie: dai kamikaze
della Sapienza, al “lucratore” Galli della Loggia, alla Mancina che
“s’ingegna”, a Ezio Mauro “che non vede”, al dogmatico Odifreddi (dagli odi
molto caldi). Il direttore del Riformista pare quasi chiedersi quale spazio gli
resta da presidiare. Non si preoccupi: nessuno gli sottrarrà la palma del laico
più contorto d’Italia
“E’ una dura
prova per la laicità italiana” Dice Gian Enrico Rusconi sulla Stampa (16
gennaio) Rusconi è un po’ come uno che dopo avere dato un calcio a un altro,
si lamenta perché gli fa male la caviglia
“Il primo
sentimento è di condanna per gli episodi di intolleranza che sono avvenuti in
questi giorni” Dice Romano Prodi al Manifesto (16 gennaio) Da buon cattolico
Prodi è infuriato per tutta la vicenda Sapienza-Papa, se mette le mani su chi
governa questo Paese, lo stronca