16 novembre 2007
16 Novembre 2007
di redazione
“Noi padovani legati per antica alleanza al Milan, siamo
gli inventori del catenaccio; E il catenaccio è la grande costruzione
dell’operaio massa. Il gioco totale all’olandese è il passaggio al sociale:
l’inizio del cognitivo” Dice Toni Negri al Manifesto (16 novembre) Come ai giovani che vanno in discoteca, è
proibito consumare alcolici oltre a una certa ora e se viaggiano in automobile,
così bisognerebbe fare con i filosofi estremisti prima che concedano
un’intervista
“Fini:
caro Silvio, ora voltiamo pagina” Dice un titolo del Corriere della Sera (16
novembre) Il quotidiano di via Solferino
ha l’aria sorniona di chi spera di avere reclutato un nuovo Follini. Speriamo
che si sbagli
“Prodi
non era disposto ad accettare il ruolo del rudere da rimuovere prima della
Finanziaria” Dice Massimo Franco sul Corrirere della Sera (16 novembre) Gli va bene invece il ruolo che gli indica
Lamberto Dini? Un rudere da rimuovere dopo la Finanziaria
“Un
nuovo ceto politico si fa vanto di screditare le istituzioni dello Stato e gli
istituti fondamentali del vivere civile (la magistratura e il fisco su tutto)”
Dice Antonio Scurati sulla Stampa (16 novembre) Scurati si è perso la fase in cui una certa magistratura e un
certo fisco hanno screditato due istituti fondamentali del
vivere civile come il vecchio ceto politico e i nuovi ceti produttivi