2 Giugno, Mattarella esalta Costituzione e lascia i Fori su Flaminia scoperta

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2 Giugno, Mattarella esalta Costituzione e lascia i Fori su Flaminia scoperta

02 Giugno 2016

Alla fine della celebrazione ufficiale del 2 giugno, Festa della Repubblica, nonostante un fitto acquazzone, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato i Fori Imperiali a bordo della Flaminia presidenziale scoperta. La Flaminia è l’auto che, tradizionalmente, riporta il capo dello Stato al Quirinale al termine delle celebrazioni per la Festa della Repubblica.

Nel corso delle ultime battute della parata si è abbattuto sui Fori Imperiali un vero e proprio acquazzone che non ha risparmiato né gli ultimi militari che stavano sfilando né lo stesso presidente della Repubblica. Mattarella è infatti salito dalla tribuna d’onore per le più alte cariche dello Stato sulla Flaminia decapottabile senza chiederne la copertura e senza portare con sé un ombrello e da lì è ripartito verso il Quirinale sotto la pioggia.

“Il 2 giugno 1946, con il Referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale di carattere nazionale, le italiane e gli italiani scelsero la Repubblica, eleggendo contemporaneamente l’Assemblea Costituente, che, l’anno successivo, avrebbe approvato la Carta Costituzionale, ispirazione e guida lungimirante della rinascita e, da allora, fondamento della democrazia italiana”.

“Quei valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di ognuno e dei popoli sono, ancora oggi, il fondamento della coesione della nostra società e i pilastri su cui poggia la costruzione dell’Europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale”, ha detto Mattarella, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, in occasione delle celebrazioni per il 2 giugno.

“Nei complessi scenari che caratterizzano il mondo sempre più connesso e interdipendente in cui viviamo – continua il Capo dello Stato -, l’Italia svolge un ruolo fondamentale di equilibrio ed apertura, di incessante ricerca del dialogo e della cooperazione, accanto all’affermazione dei principi che sono alla base della sicurezza, della solidarietà e della pace: di essi le Forze Armate hanno saputo essere presidio, vicine ai cittadini e fedeli alle Istituzioni”.

E’ “accaduto nei sanguinosi conflitti mondiali che hanno lasciato segni indelebili nella coscienza collettiva. E’ accaduto quando il Paese ha subito calamità naturali, come durante il terremoto del Friuli, che abbiamo recentemente ricordato nel suo quarantennale, e così accade oggi con i nostri soldati che vengono impiegati in patria e all’estero per contribuire a darci sicurezza e serenità” ha sottolineato Mattarella.

Nel 70esimo anniversario della Repubblica il presidente della Repubblica rivolge il suo “deferente omaggio, a tutti i militari che hanno perso la vita, in Italia e all’estero per costruire, difendere e diffondere i grandi valori ai quali, unitamente alla comunità internazionale, ci ispiriamo e che promuoviamo nel mondo”. “Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati lontano dalle proprie case ed affetti, giungano un fervido augurio e la gratitudine del popolo italiano e mia personale” ha concluso Mattarella.