2 giugno. Napolitano: “Lavorare insieme per sicurezza e benessere”

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2 giugno. Napolitano: “Lavorare insieme per sicurezza e benessere”

02 Giugno 2010

Con l’omaggio del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla Tomba del Milite Ignoto, a Roma, sono cominciate le celebrazioni per il 64esimo anniversario della Repubblica che avranno il loro momento centrale tra circa un’ora con la parata militare intitolata anche quest’anno "La Repubblica e le sue Forze Armate". Napolitano è giunto all’Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, dal capo di Stato maggiore della Difesa Vincenzo Camporini. Ha quindi passato in rassegna un battaglione interforze schierato in piazza Venezia dove si sono già assiepate diverse centinaia di persone che lo hanno a più riprese applaudito.

Sulle scale dell’Altare della Patria a ricevere il Capo dello Stato, ci sono tra gli altri, il presidente del Senato Renato Schifani, il vicepresidente della Camera Antonio Leone, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante. La banda dell’Esercito ha quindi intonato l’inno nazionale. Dopo l’alzabandiera solenne e la deposizione di una corona d’alloro sul sacello del Milite Ignoto, Napolitano lascerà piazza Venezia per passare in rassegna le truppe. Alle 10 è previsto l’arrivo del corteo presidenziale alla tribuna di via dei Fori Imperiali dove sfileranno circa seimila militari e civili.

La cerimonia dovrebbe concludersi intorno alle 11 con gli onori finali e il passaggio della Frecce Tricolori che hanno già fatto un primo sorvolo sul Vittoriano. Alle 12,30, sempre all’Altare della Patria, si terrà un concerto di una banda militare interforze. È una novità di quest’anno: 75 elementi, 15 musicisti per ciascuna banda militare, diretti a turno dai rispettivi maestri, suoneranno brani di Verdi, Puccini ed altri compositori.

In occasione del 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica, il Presidente della Repubblica ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, il seguente messaggio: "Nel celebrare il sessantaquattresimo anniversario della Repubblica Italiana, raccolto dinanzi al mausoleo del Milite Ignoto, il mio primo deferente pensiero va ai militari di ogni arma, grado e specialità che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere al servizio della Patria. Il 2 giugno del 1946 ha avuto inizio un periodo nuovo e straordinario nella storia dello stato nazionale unitario. Abbiamo vissuto anni non sempre facili, anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia. Su quei valori fondanti abbiamo costruito l’Italia di oggi, soggetto protagonista della comunità internazionale e di un’Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità".

"Le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, i rischi che oggi corrono la nostra sicurezza e il nostro benessere vanno affrontati con la consapevolezza dei risultati raggiunti. La memoria di coloro che hanno perso la vita per ottenerli prima e per consolidarli poi ci deve aiutare a scegliere la strada da intraprendere in un costante cammino. In un mondo sempre più interdipendente – prosegue il messaggio di Napolitano – non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di minaccia; non potrà esservi vero benessere se anche soltanto una parte dell’umanità sarà costretta a vivere nell’indigenza. Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa".

Le Forze Armate – sottolinea Napolitano – "sono da anni impegnate in tanti teatri di crisi. La comunanza di intenti e la sinergia di azione che esse esprimono nei confronti dei contingenti degli altri paesi, della cooperazione civile e delle organizzazioni internazionali sono cruciali per la costruzione di una nuova sicurezza condivisa, fondamento di un nuovo benessere collettivo. I riconoscimenti che pervengono ai nostri militari dai colleghi sul campo, dalle popolazioni che essi assistono e dalle Nazioni amiche sono la prova più eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità che si sono conquistati nelle missioni di pace e di sicurezza al servizio della comunità internazionale. Le Forze Armate hanno ora di fronte una nuova sfida, quella di costruire una difesa europea realmente integrata. Il mio auspicio è che questo grande passo sia compiuto rapidamente e con successo e che costituisca avanguardia di un’Europa politica finalmente unita. Con questo auspicio, a nome di tutti gli italiani, esprimo la mia gratitudine e formulo il più fervido augurio. Viva le forza armate, viva l’Italia!".