20 novembre 2007
20 Novembre 2007
di redazione
“E’ una scorciatoia plebiscitaria, confusa e
personalistica” Dice Gianfranco Fini al Corriere della Sera (20 novembre) Liberatosi, molto opportunamente, dai legami
con il fascismo, Fini fondava la sua politica su un’ispirazione di tipo gollista,
considerata da sempre a sinistra “una scorciatoia plebiscitaria, confusa e
personalistica”. Dopo un simile attacco a Berlusconi, che cosa gli resta? Solo
il berretto verde di John Wayne?
“A
oggi non si capisce quale progetto sia stato finanziato” Dice Paolo Ferrero al
Corriere della Sera riferendosi alla Tav nel tratto Lione-Torino (20 novembre) E’ il governo Prodi, bellezza! Non si
capisce mai che progetto si presenta.
“Vanno
bene gli asili nido, lo spaccio (anzi il supermercato) aziendale, le pareti
delle officine color pastello, le tute senza più l’antico blu” Dice Bruno
Ugolini sull’Unità (20 novembre) Se fossi
un operaio della Fiat e per seguire la svolta marchion-montezemol-veltroniana
mi dessero una tuta color pastello, forse entrerei nelle Brigate rosse (rosso
vivo, però, non color pastello)
“Vogliamo
poter pagare di più” Dice Luca Cordero di Montezemolo alla Stampa riferendosi agli
imprenditori che dovrebbero pagare di più i lavoratori dipendenti (20 novembre)
E cosa mai succede? Gli operai rifiutano
gli aumenti? O c’è un vero e proprio sabatoggio di quei maledetti ragionieri
dell’amministrazione?