21 Century Fox a caccia di Sky: un affare da 22 miliardi

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21 Century Fox a caccia di Sky: un affare da 22 miliardi

10 Dicembre 2016

Potrebbe diventare realtà un merger del quale si parla da tempo: l’acquisizione da parte del colosso Usa 21st Century Fox, che fa capo alla famiglia Murdoch, della partecipata (39,1%) Sky Plc, ovvero la principale pay tv satellitare europea, attiva sui mercati del Regno Unito, Germania, Italia e Austria.

L’operazione, comunicata poco fa proprio dal broadcaster inglese che ha fatto sapere che gli amministratori indipendenti delle due società hanno già raggiunto un accordo, prevede un’offerta di 10,75 sterline per azione in contanti, al netto del valore dei dividendi pagati successivamente da Sky. “Tuttavia, alcuni termini dell’offerta rimangono in discussione e non ci può essere alcuna certezza che l’offerta verrà effettuata da Century Fox, né che i termini di tale offerta restino gli stessi”. Una notizia che ha messo le al titolo Sky, che sta guadagnando quasi il 30%. La proposta valorizza la pay tv inglese 18,5 miliardi di sterline (21,8 miliardi di euro).

Nella nota diramata dalla pay tv si dice inoltre che “gli amministratori indipendenti di Sky, che hanno ricevuto la consulenza finanziaria di Morgan Stanley, PJT Partners e Barclays, hanno indicato al cda di 21 Century Fox che sono disposti a raccomandare la proposta agli azionisti Sky, soggetta a raggiungere un accordo sulle altre condizioni”. La proposta arrivata dagli States rappresenta un premio del 40% al prezzo di chiusura il 6 dicembre e un
premio del 36% al prezzo di chiusura dell’8 dicembre.

Con il controllo assoluto di Sky, la Fox – che ha un network di televisione via cavo con Fx e National Geographic – avrebbe una piattaforma di distribuzione europea per la televisione a pagamento e internet. Da tempo, d’altra parte, lo Squalo non aveva fatto mistero di voler detenere tutto l’asset. Già nel 2010 aveva cercato il colpo, saltato poi per lo scandalo delle intercettazioni interno al suo impero mediatico. La situazione è ora propizia per lui, con la svalutazione della sterlina che aiuta rendendo l’operazione meno onerosa. Una congiuntura favorevole potenziata dalla valutazione di Sky a livelli bassi, per i dubbi del mercato sulla redditività della televisione satellitare.
Il settore è poi in costante fermetno: il tentativo di Murdoch di mettere sotto lo stesso cappello la televisione e la distribuzione segue l’accordo recente da oltre 85 miliardi di dollari tra At&t e Time Warner. Entrambi i disegni, sottolinea l’agenzia Usa, dovranno fronteggiare le maglie dei regolatori per sventare il rischio di distorsione alla concorrenza nell’ambito della distribuzione dei contenuti.