25 aprile. Napolitano auspica che l’unità porti a impegno comune per il Paese

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25 aprile. Napolitano auspica che l’unità porti a impegno comune per il Paese

24 Aprile 2010

Le celebrazioni per il 25 aprile a Milano sono avvenute "in piena unità" e questo secondo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "credo che sia di buon auspicio anche per ulteriori sforzi tesi ad assicurare un impegno comune superando i problemi per l’avvenire dell’Italia". "L’importante – ha detto Napolitano all’uscita del Teatro alla Scala, commentando la serata -, è che l’abbiamo celebrata in piena unità, in modo molto convinto e senza nessuna caratterizzazione di parte".

Ma, come tutti gli anni, non sono mancate le polemiche. Scritte a Roma contro i partigiani e contro il sindaco Alemanno, picchetto antifascista a Milano, polemiche da Nord a Sud per la celebrazione del 25 aprile: anche quest’anno la Festa della Liberazione vede a fianco delle cerimonie di commemorazione anche uno strascico delle divisioni e degli scontri politici del Paese. Anche se, come ha detto lo stesso sindaco di Roma parlando delle scritte, si tratta di "episodi totalmente marginali rispetto a un evento condiviso nella memoria di questa città e di tutta Italia". Tuttavia, non mancano in quasi tutte le regioni le polemiche dovute in particolare alle diverse visioni della Resistenza e a ruolo dei partigiani comunisti.

Come a Pordenone, dove il Pd ha parlato di "sconcerto" per quanto detto in proposito dal presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani Anche in casa leghista è vissuto il 25 aprile: mentre il governatore del Veneto, Luca Zaia, "stanco delle polemiche" ha paragonato l’Anpi ai Vietcong ("Dopo 65 anni non sanno che la guerra è finita"), il neo sindaco leghista di Dolo, nel veneziano, si è tassato insieme alla giunta per face celebrare "adeguatamente" la ricorrenza al suo comune visto che non erano stati stanziati fondi a sufficienza. Non mancano le polemiche al Sud: in Puglia, a Locorotondo, sono apparsi manifesti a lutto per celebrare Mussolini e i caduti della Rsi, a Palermo si è polemizzato per le due diverse manifestazioni convocate dal comune e dall’Anpi, mentre in Campania Pd e Giovani Democratici porteranno un libro di storia al presidente della provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, accusato di aver firmato un manifesto in cui si "ridimensiona il ruolo svolto dalla Resistenza".

Da parte sua Cirielli ha voluto sottolineare il ruolo svolto dai soldati americani nella liberazione dell’Italia. Analoga posizione è espressa dai giovani del PdL (Giovane Italia) che porteranno una corona di fiori al sacrario del cimitero militare americano di Nettuno e che deporranno fiori anche sulla lapide in memoria del sacrificio del carabiniere Salvo d’Acquisto. A Milano, in concomitanza con la celebrazione alla Scala con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è svolto prima un picchetto antifascista a ridosso dei giardini del quartiere di Città Studi a Milano: circa un centinaio di ragazzi ha dato poi vita a un corteo spontaneo per le strade della città, cantando "Bella Ciao" e urlando slogan come "Morte al fascio".

A Predappio, storica meta dei nostalgici del Duce che hanno alimentato una sorta di "turismo politico" con annesso commercio di gadget del Ventennio, il Pd di Forlì ha deciso di celebrare la Festa della Liberazione con una targa in onore della Resistenza antifascista, posta nella ex Casa del Popolo di via Gramsci. A Padova, infine, cinque striscioni sono stati attaccati nella notte in vari quartieri di Padova per celebrare la Liberazione dai Giovani Democratici con su scritto: 25 aprile: Bella Ciao!, Gloria eterna alla resistenza partigiana.