30 anni a Parolisi, video e chat hard. “Mia figlia morta in modo terribile
01 Ottobre 2013
di redazione
Ieri al Tribunale dell’Aquila era fissata l’udienza in Corte d’Assise d’Appello per Salvatore Parolisi, unico accusato del delitto della moglie Melania Rea. La sentenza ha confermato la sua copevolezza assegnandogli l’ergastolo, ma che con alcune attenuanti, tra cui il ripensamento sul vilipendio del cadavere, scende a 30 anni di reclusione. Il legale della famiglia della vittima, Mauro Gionni, ha incentrato l’udienza su alcune prove per smontare la difesa di Parolisi. A questo proposito il legale si è servito di una videochat hard fa l’ex militare e l’amante Ludovica, che risale a circa quattro giorni dopo la lettera di Parolisi alla moglie. Poi sempre l’accusa ha fatto vedere un video in cui l’uomo dondola la figlia nel luogo del delitto con indosso gli stessi abiti che aveva il giorno in cui la moglie è stata ammazzata. "Voglio solo giustizia: chiedo che sia fatta giustizia vera per mia figlia morta in questo modo terribile", ha dichiarato tra le lacrime la signora Vittoria, madre di Melania Rea. Il legale della famiglia ha dichiarato che le prove hard mostrate alla Corte sono necessarie per far capire che Parolisi ha sempre mentito circa l’amore che provava per la moglie.