7 anni a Dell’Utri, “Aspetto la fine di questo Romanzo Criminale”

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7 anni a Dell’Utri, “Aspetto la fine di questo Romanzo Criminale”

25 Marzo 2013

L’ex senatore del Pdl, Marcello Dell’Utri, è stato condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa della Corte di Appello di Palermo. Stessa pena inflitta circa un anno fa nel processo di secondo grado e poi in parte annullata dalla Cassazione.

Prima che i giudici si ritirassero per la senteza, Dell’Utri ha fatto una serie di dichiarazioni spontanee, negando di aver mai avuto rapporti con la mafia ma rivendicando quelli con Vittorio Mangano. "Vorrei chiarire di non  avere introdotto la mafia a Milano, ho introdotto un signore che si chiamava Mangano, un signore normalissimo che frequentava la squadra di calcio Bacigalupo e che si occupava di cavalli. Se questo vuol dire introdurre la mafia come ha detto il procuratore generale non so cosa dire".

"Speravo in una assoluzione," ha detto l’ex senatore, "ma accetto il verdetto e aspetto di leggere bene la sentenza". Ai giornalisti che gli chiedevano se aveva fiducia nella giustizia, ha risposto  "Fiducia è una parola grossa, continuo ad avere tranquillità perché tanto il percorso non lo posso modificare".

La Corte di Palermo ridetermina quindi la sentenza su quella di primo grado, seguendo le indicazioni della Cassazione che aveva annullato l’appello. Una vicenda giudiziaria iniziata 19 anni fa, nel ’94, con l’iscrizione nel registro degli indagati, due condanne, un annullamento con rinvio della Cassazione.

Il processo parte nel ’97, con oltre 25o udienze e 270 testi chiamati a deporre. Nel 2004, la condanna a nove anni di carcere. Nel 2006, parte il processo di secondo grado, con le dichiarazioni rese dal pentito Spatuzza che racconta le confidenze fatte dal boss Giuseppe Graviano.

Nel 2010, la Corte condanna Dell’Utri a 7 anni, ma solo per i rapporti avuti con la malavita prima del ’92. Per i fatti contestati per gli anni successivi, cioè dopo la fondazione di Forza Italia, l’ex Senatore viene prosciolto. Il 9 marzo del 2012 la Corte di Cassazione annulla con rinvio la sentenza sottolineando alcune lacune nella motivazione.

Si torna in Appello a Palermo, che giudica Dell’Utri per il periodo compreso tra il ’77 e il ’92. Intanto, arriva l’assoluzione per le accuse successive al ’92. Il nuovo processo parte nel luglio del 2012, mentre i PM iniziano una indagine per presunta estorsione ai danni di Berlusconi – inchiesta che la Cassazione sposterà come competenza a Milano.

A conclusione della sentenza di oggi, Dell’Utri ha commentato: "Aspetto le prossime puntate di questo romanzo criminale che non poteva finire qui". L’ex senatore è quindi pronto a tornare in Cassazione.