9 maggio, Aldo Moro e le vittime del terrorismo. Il ricordo di Mattarella, Boldrini e Grasso

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9 maggio, Aldo Moro e le vittime del terrorismo. Il ricordo di Mattarella, Boldrini e Grasso

10 Maggio 2016

Ieri le alte cariche dello stato hanno ricordato la morte di Aldo Moro, lo statista della Democrazia cristiana ucciso barbaramente dalle Brigate Rosse.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in forma privata al cimitero di Torrita Tiberina. Dopo aver deposto un cuscino di fiori sulla tomba di Aldo Moro, è rimasto alcuni minuti in raccoglimento.

Il 9 maggio di 38 anni fa, le immagini dell’omicidio Moro rimangono comunque scolpite nella memoria degli italiani. Moro venne ritrovato riverso nel cofano di una renault 4 rubata, dopo 55 giorni di prigionia.

Il presidente democristiano era stato rapito il 16 marzo 1978, in via Fani, da un commando delle Brigate rosse. Le Br bloccarono la Fiat 130 di Moro, uccisero i cinque agenti della scorta.

L’auto con il cadavere di Moro venne abbandonata in pieno centro, simbolicamente a metà strada tra piazza del Gesù (dov’era la sede nazionale della Democrazia Cristiana) e via delle Botteghe Oscure, quartier generale Partito Comunista Italiano).

“L’Italia ha superato la violenza cieca degli anni di piombo e del nazifascismo ed è riuscita ad uscirne difendendo sempre la democrazia” ha detto ieri la presidente della Camera, Laura Boldrini, durante la commemorazione delle vittime del terrorismo e delle stragi.

Lezione, ha sottolineato Boldrini, “che vale anche oggi che ci troviamo di fronte agli attacchi del terrorismo di matrice islamistica”.

“L’immagine del corpo di Aldo Moro riverso nella Renault 4 parcheggiata in Via Caetani accese i più reconditi e oscuri timori della nostra nazione”, ha scritto su Facebook il presidente del Senato, Pietro Grasso. “Fu forse il giorno più buio della ‘notte della Repubblica’: ci scoprimmo fragili davanti alle insidie del furore ideologico degli anni di piombo”.

“Trovammo la forza di reagire e, alla fine, abbiamo vinto perché le forze migliori del Paese si sono unite nel comune obiettivo di difendere la nostra democrazia. Aldo Moro è stato un grandissimo italiano e uno statista illuminato: la sua eredità è ancora una fonte preziosa di insegnamento e di ispirazione”, conclude.

“#9maggio ricordiamo Aldo Moro, Peppino Impastato e celebriamo l’Europa, che oggi e’ l’arma piu’ forte contro terrorismo e mafie, se fa l’Europa”, il tweet del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Nella giornata del ricordo delle vittime del terrorismo le cerimonie istituzionali sono un doveroso atto per mostrare vicinanza alle famiglie delle vittime. Ma a tanti anni di distanza va ancora fatta chiarezza su quegli eventi.

Da qui la richiesta fatta da un gruppo di senatori di desecretare documenti conservati dalla commissione Moro e non ancora divulgabili. “È ora di applicare questo principio sui documenti del 1980 che dimostrano quale sia la reale traccia che porta ai responsabili della tragedia di Ustica e della strage di Bologna. Le carte sono chiare, inequivocabili, ma bisogna renderle note attraverso procedure corrette”, dice Maurizio Gasparri di Forza Italia.