99 Posse, Zulù picchiato da neofascisti. Odio chiama odio
07 Giugno 2013
di redazione
I 99 Posse sono un gruppo ragamuffin storico dell’antagonismo militante. Sono stati aggrediti e picchiati da un gruppo di neofascisti a Velletri, in provincia di Roma. Un drappello di militanti di estrema destra si era presentato davanti al pub "Passo Carrabile" dove la band si stava esibendo in un concerto. Zulù, la voce del gruppo, quello del tesserino alla Digos io non lo do, sarebbe stato picchiato dai ragazzi di destra che brandivano delle cinghie. A farne le spese anche uno dei fonici. I 99 posse hanno raccontato la loro storia su Facebook, precisando che non hanno sporto denuncia contro chi li ha aggrediti. Ma è il caso di dirlo, per quelli che cantavano "l’unico fascista buono è quello morto", "se vedi un punto nero spara a vista", ci mancava pure che denunciassero gli aggressori… Nel 2001 al gruppo è stato vietato di esibirsi a Palermo perché "socialmente pericoloso", che poi è stato per anni il brand della Posse. Duri e cattivi. In compenso è arrivata la solidarietà del Presidente di Regione Lazio, Zingaretti: "Abbiamo appreso con preoccupazione dell’episodio di violenza di cui è stato oggetto il gruppo musicale 99 Posse a cui voglio esprimere la solidarietà dell’istituzione regionale". Una "vile aggressione", secondo Zingaretti. E va bene, la violenza, rossa o nera, va sempre combattuta, soprattutto quando ormai è fuori tempo massimo. Ma invitiamo il Presidente della Regione a leggersi anche qualche testo degli album più vecchi del gruppo che ha fatto endorsement per Nichi Vendola per capire bene qual è stato il messaggio culturale della "posse".