Iran. Sbai (Pdl): “La comunità inrternazionale si faccia sentire”
15 Febbraio 2011
di redazione
L’on. Sbai interviene sui nuovi scontri che hanno avuto luogo ieri nella capitale iraniana. Gli scontri hanno rilanciato sotto i riflettori i leader riformisti Moussavi e Karroubi, tanto da spingere alcuni parlamentari pro-Ahmadinejad a chiedere per loro la pena capitale.
“Il rischio che da queste manifestazioni per la libertà il regime iraniano prenda spunto per schiacciare definitivamente ogni voce libera è più che concreto e quindi, – prosegue l’On. Sbai – credo sia arrivato il momento per gli Usa e l’Europa di muoversi, non pronunciando solo timide parole contro la violenza a Teheran, ma minacciando con forza e decisione Ahmadinejad di pesanti ripercussioni in caso di reale condanna a morte dei due leader dell’opposizione.
"Il mutismo e la cecità internazionale la stanno facendo da padrone e il dittatore iraniano continua a soffocare le rivolte nel sangue. Oggi, intanto, è morto un altro manifestante. Dobbiamo attendere il massacro affinché qualcuno intervenga? Il rischio è alto, visto che le opposizioni hanno già fatto sapere che non molleranno." ha affermato la Sbai. "Una provocazione: perché in Egitto – conclude l’On. Sbai – qualcuno aveva la smania di cacciare Mubarak e in Iran nessuno osa alzare la voce contro Ahmadinejad?".
"Quali interessi stano alla base dell’ossessiva presenza di Hillary Clinton nel dibattito sul futuro egiziano e della sua assenza ingiustificata relativamente alla richiesta di libertà iraniana? Noi siamo a fianco di chi a Teheran manifesta per la libertà e non abbiamo paura di gridarlo pubblicamente e saremo presenti in questi giorni alle manifestazioni di fronte alla’Ambasciata Iraniana, ha concluso Souad Sbai.