Unesco, Giovanardi: chi ha deciso astensione Italia?
19 Ottobre 2016
“Abbiamo letto dalle agenzie – il Parlamento non è stato interessato – dell’incredibile voto con il quale l’Italia si è astenuta su una mozione dell’Unesco, che incredibilmente – lo ripeto – riscrive la storia dell’umanità”. Così oggi in Aula al Senato Carlo Giovanardi, parlamentare di Idea.
“È come se a Gerusalemme non ci fosse stata mai storicamente la presenza del popolo ebraico, – ha detto Giovanardi – come se quello che abbiamo letto sui Vangeli o la vicenda storica legata al Cristianesimo fosse sorta in un modo non ben noto. Nella mozione, quella di Gerusalemme è una realtà che viene ascritta soltanto a chi sicuramente ha dei diritti sulla stessa, ma è arrivato secoli dopo in quanto il popolo ebraico vi era già stanziato. Queste sono questioni di capitale importanza”.
“Non sfugge a nessuno – ha denunciato il senatore – che questa è una propaganda che diventa poi documento all’interno di un organismo nel quale l’Italia già qualche anno fa, a sorpresa, distanziandosi da altri Paesi europei e dagli Stati Uniti, ha permesso di entrare alla rappresentanza palestinese, che non era ancora riconosciuta. Non sfugge a nessuno che dichiarazioni di questo tipo legittimino gli estremismi di coloro che vogliono cancellare la presenza ebraica e Israele dalla faccia della terra. Non sfugge a nessuno che queste mozioni aiutino la violenza e il terrorismo”.
“Il Governo italiano – ha chiesto in Aula Giovanardi – ha preso questa decisione per volere del Presidente del Consiglio? Del Ministro degli affari esteri? Dove e quando si è deciso che l’Italia doveva votare mozioni che condannano Israele a essere attaccata e vilipesa negando le radici storiche della sua esistenza e della sua legittimazione ad esistere?”.
“Questa cosa – ha avvisato – non è passata inosservata. Domani ci sarà un sit-in davanti all’Unesco. Tutte le persone che ricordano non a parole la condanna dell’Olocausto del popolo ebraico, si indignano oggi nel momento in cui si ricorda quella tragedia e invocano sanzioni penali nei confronti di chi nega l’Olocausto; mentre il nostro Governo, astenendosi, avalla vergognose mozioni di questo tipo che negano alla radice l’esistenza storica e la legittimità della presenza del popolo ebraico in quella realtà. È una denuncia – ha concluso – che credo fosse doveroso fare e rimaniamo sempre sommessamente in attesa di una risposta del Governo italiano”.