Esselunga, Caprotti lascia 150 mln di risparmi. Metà alla segretaria, metà a nipoti
25 Ottobre 2016
E’ di circa 75 milioni di euro il lascito di Bernardo Caprotti alla storica segretaria Germana Chiodi, entrata in azienda nel 1968. La cifra, calcolata dall’esecutore testamentario, sarebbe pari alla metà dei risparmi del fondatore di Esselunga, scomparso nelle scorse settimane all’età di 90 anni. L’altra metà va ai 5 nipoti, quindi circa 15 milioni a testa. Si tratta dei tre figli del primogenito Giuseppe Caprotti e dei due figli del fratello Claudio.
L’impero, che ha un fatturato di 7,3 miliardi, è stato affidato per il 70% alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina Sylvia. Il restante 30% diviso in parti uguali agli altri due figli: Violetta e Guiseppe.
Nel testamento Caprotti ha anche disposto che Esselunga si possa vendere ma mai alle Coop. L’imprenditore, storico avversario delle Coop, spiega nel suo testamento: “L’azienda è diventata attrattiva però è a rischio. E’ troppo pesante condurla, pesantissimo possederla. Attenzione: privata, italiana, soggetta ad attacchi può diventare coop”.