Ma Bruxelles è pronta al NO al referendum? (e Hofer presidente)

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Ma Bruxelles è pronta al NO al referendum? (e Hofer presidente)

03 Dicembre 2016

L’Europa lunedì mattina è pronta a risvegliarsi con una eventuale vittoria del No al referendum in Italia e con Norbert Hofer nuovo presidente dell’Austria? I mercati europei non sembrano sconcertati da questa possibilità. Giovedì scorso hanno chiuso guardinghi, pronti a qualche turbolenza, ma tutto sommato devono aver già digerito questa domenica elettorale. Anche i popoli europei non si risveglieranno in un continente meno sicuro di prima.

Semplicemente, sapremo da una parte se gli italiani hanno bocciato il giovane premier, la sua pasticciata riforma, e il suo allinearsi all’Europa dei poteri forti (altro che “spirito di Ventotene”), e dall’altra se gli austriaci hanno promosso l’altrettanto giovane candidato presidente austriaco, che i critici vogliono figlio e interprete di una tradizione autoritaria, ma che nei suoi ultimi comizi si è riconosciuto nell’Europa e nei suoi valori. 

Hofer ha chiesto che non sia più solo Bruxelles a comandare, è un fautore di quel principio di sussidiarietà finito a ramengo nella riforma costituzionale dai tratti centralistici voluta dal governo italiano. Dunque i mercati hanno capito che non ci sarà l’Armageddon finanziario e i popoli a loro volta sanno che l’Europa se vuole continuare a esistere come qualcosa di unito deve decidersi a cambiare. Vedremo l’esito del voto.

Chi ancora non ha capito, o fa finta di non aver capito cosa sta succedendo è l’establishment di Bruxelles. Gli eurocrati nulla hanno fatto di concreto per imprimere una svolta all’Unione dopo la Brexit, il referendum britannico voluto da David Cameron che ha sancito la volontà del popolo inglese di recedere dai trattati europei. Così come nulla è stato fatto dopo la vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali Usa dell’8 novembre, che sta riconfigurando l’intero scenario geopolitico internazionale. 

Le elite europee continuano a cianciare di “populisti”, in Italia Renzi ha bollato i suoi oppositori come una “accozzaglia”, nel vangelo del politicamente corretto Hofer è un erede di Hitler (come Trump). Ma l’impressione è che ormai questi siano argomenti un po’ frusti, mentre quello che conta è l’onda. E l’onda dice Brexit, Trump, e forse NO a Renzi e Sì a Hofer.